di Paolo Ficara – Quarta vittoria consecutiva, missione non compiuta. Si interrompe a tre la striscia positiva della Reggina, fermata sullo 0-0 ad Agrigento in una gara dai tre volti. Akragas apparso furente nelle battute iniziali, amaranto riversati nella metà campo avversaria nella fase finale: nel mezzo, all’incirca fra il 30′ ed il 70′, tanta imprecisione. Il campionato è giunto al decimo turno nel girone I della Serie D, significa che qualche valore è venuto fuori.
Non c’è una dominatrice. Vibonese in testa con 23 punti. Seguono Siracusa a 22, poi Scafatese e Reggina con 20. Di queste battistrada, l’unica a non aver mai vissuto l’ebbrezza del primo posto in solitaria è la formazione di Rosario Pergolizzi. Torneo dunque simile alla stagione 2015/16, quando si giocarono la promozione Siracusa, Frattese, Cavese e Reggio Calabria. Giunte in quest’ordine. Con il team dei Praticò piazzatosi quarto, senza tuttavia essersi mai sensibilmente avvicinato alla vetta.
La Reggina ha vinto 6 delle 10 partite disputate. In quelle non vinte, ha segnato solo un gol: Girasole, nel particolare secondo tempo contro l’Acireale. La classifica cannonieri del girone, vede al comando Maggio (centravanti di peso del Siracusa) con 8 realizzazioni. Segue Terranova (Vibonese) a 7. Mentre Foggia (Scafatese, altro ariete) è a quota 5, rigori inclusi. L’argentino Barranco ha gonfiato il sacco tre volte: doppietta a Sant’Agata di Militello, più il rigore del definitivo 0-4 ad Enna.
Barranco ha lo stesso numero di gol degli attaccanti di scorta della Scafatese, ossia Albadoro e Potenza.
La Reggina ha ritenuto di affrontare la Serie D con Barranco, Curiale e Rajkovic come punte centrali. Di questi tre, solo il serbo può considerarsi un giocatore di peso, con chili e centimetri. Ormai da un mese, per questioni non ancora ufficializzate dalla società, di fatto non è schierabile. C’è stata anche un’occasione in cui Rajkovic e Barranco sono stati utilizzati assieme, dal primo minuto. Il cambio di modulo, con il passaggio al 4-3-3, non elide affatto la necessità di un centravanti di peso. Anzi, la acuisce.
Siamo a novembre. Se non si vorrà forzare la mano, prendendo qualche cannoniere tramite rescissione, si dovrà attendere dicembre per la riapertura del mercato dilettanti. Rosseti, per caratteristiche, somiglia molto di più a Barranco che a Rajkovic: e si è già visto l’anno scorso, come non risolva i problemi di mancanza di peso in attacco.
Se la Reggina pensa di mettersi alle spalle Vibonese, Siracusa e Scafatese senza un ariete in grado almeno di far salire la squadra, come nelle situazioni viste ad Agrigento in cui ci sarebbe da affidarsi ai lanci lunghi, sappia che è come pensare di scalare l’Everest a mani nude.
Reperire immediatamente un bomber, significa dover affrontare ad occhio e croce un costo di ulteriori 80.000 euro. Se si attenderà dicembre o gennaio, a quel punto saremo a metà stagione e la cifra sarà sicuramente inferiore. Vero è che sarebbe preferibile operare prima in uscita, risolvendo la questione Rosseti una volta per tutte. Ma non effettuare questo ulteriore sforzo, significa rinunciare in partenza a quello che è stato presentato come unico obiettivo.
Sia altrettanto chiaro: quella del centravanti di peso è solo la mancanza più evidente ed urgente, nell’organico della Reggina. Ad Agrigento, nei minuti finali, è emerso il concreto rischio di dover mandare un giocatore di movimento in porta. Il 2004 Lazar ha dovuto stringere i denti, avendo l’over Martinez come sostituto nell’impossibilità di operare poi un ulteriore cambio “riparatore”. Non abbiamo voluto cavalcare la polemica del portiere, anche perché è stato assente il terzino 2004 Giuliodori. A Lazar facciamo i complimenti per la convocazione nella Moldavia U21, ma c’è da lavorare su alcuni limiti.
La Reggina deve pensare di potenziare l’organico, innanzitutto per sé stessa e per non mandare in fumo l’investimento del settembre 2023. E poi per dimostrare qualcosa a quella ingente fetta di pubblico che oggi sta preferendo recarsi al PalaCalafiore piuttosto che al Granillo, dove la Viola offre maggiori soddisfazioni.
A proposito: nonostante il restyling interno dell’impianto di Pentimele, in tanti hanno notato che manca il nuovo tabellone. Possibile sia stata calcolata male qualche misura? Forse persino il peso? Ogni volta che questa amministrazione effettua una scelta riguardante i principali sport cittadini, è come consegnare un’automobile nelle mani di un adolescente: riuscirebbe a fare danni anche in retromarcia.
La redazione del Dispaccio esprime sentita vicinanza al dottor Michele Spinella, delegato Uefa e giornalista, per la scomparsa dell’adorato padre Cav. Salvatore Spinella, originario di Bova. Alle 19 diretta sulla pagina facebook del Dispaccio con Reggina Talk: interverranno l’imprenditore Salvatore Maio, già nella cordata Bandecchi ed oggi tra i principali sponsor della Reggina; ed il giornalista Fabrizio Caianiello, direttore di SerieD24.com ossia il portale più aggiornato della categoria.