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Rinascita Scott, l’ex sindaco di Pizzo dopo l’assoluzione: “La Giustizia ha funzionato, ma la mia vita è sconvolta”

“Alla fine, la Giustizia ha funzionato. Questo, pero’, non cancella lo sconvolgimento della mia vita, che oggi e’ un’altra”. Lo scrive su Facebook Gianluca Callipo, ex sindaco di Pizzo (Vibo Valentia), assolto lunedi’ scorso nel processo di primo grado nato dall’inchiesta ‘Rinascita Scott’ contro le piu’ potenti cosche di ‘Ndrangheta del Vibonese. Per Callipo, che era accusato di concorso esterno e abuso d’ufficio aggravato, la Dda di Catanzaro aveva chiesto una condanna a 18 anni.

“‘Male non fare, paura non avere’. L’ho sempre sostenuto con convinzione. Finche’ non ho avuto paura davvero. Ma – esordisce Callipo nel post, commentando la sua assoluzione – nonostante tutto ho continuato a ripetermelo in questi ultimi 4 anni, durante i quali la mia vita e’ stata letteralmente capovolta. Ho cercato di crederci con tutte le mie forze anche quando questo assioma ha pericolosamente vacillato dinanzi al timore, sempre piu’ opprimente, che non sempre basta essere nel giusto, ma a volte si e’ costretti ad avere paura anche di cio’ che, in teoria, non dovrebbe mai spaventarci. E me lo ripetevo quasi come un mantra, in cui pero’ credevo sempre meno, quando, nel giugno scorso, ho ascoltato la richiesta di pena nei miei confronti: 18 anni di carcere per reati che non avevo neppure mai immaginato. E piu’ me lo ripetevo, piu’ mi chiedevo come fosse stato possibile finire in questo incubo che mi ha strappato dai miei affetti, dal mio lavoro, dall’altra vita terminata per sempre il 19 dicembre 2019”.

“Sentimenti – prosegue l’ex sindaco di Pizzo – che mi hanno accompagnato sino a lunedi’ scorso, quando il Tribunale di Vibo mi ha assolto con la formula piu’ ampia e incontrovertibile. Dalla sentenza ho atteso qualche giorno prima di scrivere queste poche righe, travolto da emozioni e sensazioni che soltanto chi ci e’ passato puo’ comprendere fino in fondo. In questi anni, oltre alla consapevolezza di non aver commesso cio’ che mi veniva imputato, mi sono aggrappato alla fiducia nelle istituzioni e nella democrazia, convinzioni solidissime che mi hanno sempre accompagnato nella mia breve ma intensa carriera politica, coronata dall’elezione a sindaco, per due volte, della mia amata citta’, Pizzo”.

Callipo aggiunge: “A qualcuno potrebbe sembrare la solita retorica che si usa in questi casi, ma io ci credo davvero. E infatti, alla fine, la Giustizia ha funzionato. Questo, pero’, non cancella lo sconvolgimento della mia vita, che oggi e’ un’altra. Un lusso che pero’ non tutti si possono permettere, se non hanno alternative. Ma forse, piu’ di ogni altra cosa, a sostenermi in questi anni e’ stato l’affetto e la vicinanza non solo della mia famiglia ma anche di centinaia di amici e conoscenti, che non hanno mai avuto alcun dubbio sulla mia innocenza. Al pari dei miei avvocati, Armando Veneto e Vincenzo Trungadi. Ed e’ a loro – conclude Gianluca Callipo – che voglio dire grazie, rompendo il riserbo che ormai domina il mio animo. Mi avete dato la forza di andare avanti in un frangente difficilissimo della mia vita”.

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