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Corigliano-Rossano, Rapani e Straface: “Inesistenti sui grandi temi, insistenti per una ‘pittata’”

Nel mentre la città è passata alla ribalta nazionale per il riconoscimento assegnato al sindaco Stasi dalle massime associazioni che si occupano di ambiente e di lotta alle mafie, Legambiente e Libera, va in scena il teatrino della Straface e di Rapani, rispettivamente Consigliere regionale e Senatore della Repubblica.

Siamo consapevoli che quella della lotta alle mafie, alla legalità, sia una guerra fatta di avanzate e di ritirate, e se da un lato Amministratori, forze dell’ordine, giornalisti ottengono risultati, diventando simboli da emulare e da seguire per infondere speranze, è evidente come l’attuale governo abbia da poche settimane firmato una delle ritirate più clamorose degli ultimi decenni.

Ci riferiamo al taglio sui finanziamenti del PNRR che erano destinati al recupero e alla riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata nelle regioni del SUD che si uniscono a quel calderone di tagli ai finanziamenti PNRR in danno alle comunità ed ai territori.

Ed è di qualche giorno fa la notizia che oltre ai 3 miliardi del PNRR tagliati in una moltitudine di settori (tra cui quello dei beni confiscati) che il MIT (Ministero delle Infrastrutture) del Governo Meloniano ha rimodulato ulteriori 2,5 miliardi, e guarda caso a scapito di molte opere del Sud, decidendo così di definanziare la costruzione di alcune opere del Centro e del Mezzogiorno per spostare le risorse verso le infrastrutture del Nord, alimentando ancora di più quel divario infrastrutturale che ad oggi esiste.

Cari cittadini volete sapere il bello qual è?  Pagheremo comunque queste opere definanziate perché i soldi del PNRR rappresentano un debito nei confronti dell’Europa, ma almeno avremmo voluto pagare per vedere delle opere realizzate… ma alle nostre latitudini e non al Nord.

In un tale clima di deblace i nostri rappresentati, il Senatore Rapani e il Consigliere Regionale Straface,  decidono di utilizzare le loro armi di “distrazione di massa” , e cosa fanno? Invece di indignarsi e di fare ferro e fuoco nelle opportune sedi – come ci si aspetterebbe dai rappresentanti del territorio- cosa chiedono?

Unitamente chiedono al Sindaco una “pittata” all’ immobile ospitante l’ex tribunale di Rossano o peggio ancora scaricano responsabilità del Governo sul Sindaco di Corigliano-Rossano.

È proprio di ieri un video in cui il nostro Senatore Rapani, che apprendiamo essere un nostro accanito lettore, che con una improbabile operazione verità, da una cattedra con sfondo ciminiere Enel, ci insegna a leggere le carte! Peccato che quelle carte facciano riferimento alla proposta del fotovoltaico – la cui conferenza di servizi “asincrona” ebbe inizio nel 2022– e non al progetto per la produzione di idrogeno verde il cui Bando regionale è datato 2023. Un progetto che nasce da una intuizione del Sindaco e fortemente caldeggiato tanto che Enel partecipò al bando regionale per un finanziamento di 14 milioni di euro.

Finanziamento a cui ENEL è stato ammesso e a cui intenderebbe rinunciare, subito dopo il cambio di vertice voluto dal Governo Meloniano, ipotesi di rinuncia per cui il Sindaco si è espresso duramente chiedendo investimenti sostenibili per il territorio o in alternativa la bonifica, un progetto che è antecedente persino al Bando della Regione Calabria per l’idrogeno.

Una posizione legittima sostenuta dalla città intera ormai stanca della scarsa considerazione del governo centrale a cui né la Straface né Rapani, esponenti della stessa filiera, hanno manifestato disappunto.

Vorremmo invitare i rappresentanti “del Governo” ad affiancare il Sindaco nel rivendicare rispetto versa la città di Corigliano-Rossano e verso tutti i comuni calabresi che attraverso le risorse del PNRR potrebbero in prospettiva migliorare le strategie di sviluppo, invertendo la rotta del disfare tutto ciò che negli ultimi anni è stato con fatica costruito ma evidentemente si ci sente più uomini del Governo che Rappresentanti del territorio.

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