“Abbiamo appreso, non senza un certo stupore, che il giornalista della Rai Antonio Lopez, inviato della nota trasmissione radiofonica Tutto il calcio minuto per minuto, non sarà oggi allo stadio Ceravolo per raccontare la cronaca della gara Catanzaro-Reggiana. Si tratta di una scelta del tutto personale del giornalista, o dell’azienda, della quale fatichiamo a comprendere le ragioni”. A sostenerlo è la società Us Catanzaro in una nota inviata anche, tra gli altri, alla direzione della Rai, alla presidente della commissione di Vigilanza, al presidente della Lega di Serie B, all’Ordine dei Giornalisti e, per conoscenza, al prefetto e al questore di Catanzaro. La società sta valutando anche “l’opportunità di agire nelle sedi opportune”. La vicenda si collega alle polemiche scoppiate dopo gli incidenti che domenica scorsa hanno fatto seguito al derby Cosenza-Catanzaro e, in particolare, alle critiche rivolte alla Rai sui social dai tifosi giallorossi e a quelle mosse da esponenti politici del capoluogo di quasi tutti gli schieramenti che hanno parlato di disinformazione per non avere parlato, nei primi giorni, del coinvolgimento negli scontri anche di tifosi del Cosenza. “Mai – afferma adesso la società del Catanzaro – era accaduto prima d’ora che un giornalista ritenesse di non poter venire al Ceravolo, anche nelle partite più delicate, poiché la società ha sempre assicurato la massima ospitalità e, soprattutto, garantito a tutti gli operatori dell’informazione la possibilità di svolgere il proprio lavoro in piena sicurezza. Condizioni che sarebbero state garantite, semmai rafforzate, anche in occasione della gara odierna”. La società manifesta solidarietà al giornalista “per i commenti offensivi di cui è stato fatto oggetto sui social, che certo hanno travalicato il diritto di critica e che condanniamo fermamente, ma riteniamo che un professionista del servizio pubblico non debba farsi condizionare e non debba cedere alle provocazioni di chi insulta da dietro una tastiera, soprattutto di fronte alla garanzia di poter svolgere il suo lavoro senza alcun rischio per la propria sicurezza. È uno stadio di calcio, non la striscia di Gaza, né uno degli scenari di guerra in cui sono inviati gli altri colleghi e che certo non si sottraggono al loro dovere di raccontare i fatti”. Il Catanzaro fa anche presente che ieri i rappresentanti della Rai regionale, “invitati dal prefetto di Catanzaro a partecipare alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, appositamente convocata in Prefettura per discutere dei profili di ordine pubblico legati al servizio Rai in occasione della gara, hanno ritenuto di non presentarsi. E questo nonostante sia stato lo stesso caporedattore della sede regionale della tv di Stato a sollecitarla, ricevendo immediato riscontro e rassicurazioni da parte del prefetto”.