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Welfare Italia Index 2024: Calabria occupa la prima posizione per spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione

Con un punteggio di 56,1 (in una scala da 0 a 100), la Calabria si posiziona al 21° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare.

Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2024” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa del Gruppo Unipol in collaborazione con The European House – Ambrosetti (TEHA).

Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del Think Tank “Welfare, Italia”, disponibile sul sito di Welfare Italia.

Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input (ovvero indicatori di spesa – pubblica e privata – in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio: ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output (ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare: ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).

Indicatori di spesa

Con riferimento agli indicatori di spesa, la Regione ottiene un punteggio di 67,6 (su 100) posizionandosi al 19° posto.

In particolare, la Calabria è al 18° posto per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido (4.846 euro rispetto a 8.057 euro di media) e 21° per spesa in interventi e servizi sociali pro-capite (41 euro contro 146 di media nazionale, ma in aumento del 46% rispetto alla rilevazione precedente).

Allo stesso tempo, la Regione si conferma in 1° posizione sia per spesa pubblica per le politiche del lavoro in percentuale del PIL (3,8% rispetto alla media italiana del 2,6%) sia per spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione in % del PIL (6,4% contro il 3,6% di media).
La Calabria resta in ultima posizione per spesa sanitaria pubblica pro-capite (con 2.041 euro rispetto ai 2.329 euro di media nazionale) e in 18esima posizione per spesa sanitaria privata pro-capite (502 euro contro la media in Italia di 604 euro).

Indicatori strutturali

La Calabria registra un punteggio pari a 44,6 (su una scala da 0 a 100) nella componente di indicatori strutturali, posizionandosi al 20° posto.

In particolare, la Regione è al 19° posto sia per incidenza della povertà relativa familiare (30% rispetto al 10,1% di media), sia per posti asilo nido autorizzati ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni (13,6 contro 26,1 di media). In entrambi questi indicatori la Regione registra dei miglioramenti: l’incidenza della povertà relativa familiare è diminuita di 1,6 punti percentuali, mentre i posti asilo sono aumentati di 2,5 unità ogni 100 bambini.

Il tasso di giovani NEET, (Not in Education, Employment or Training) che non studiano né lavorano tra 15 e 34 anni, è pari al 30% (media nazionale pari al 18%), in miglioramento rispetto al 32% registrato nel corso del 2023. In questo indicatore la Calabria si posiziona al 19° posto.

La Regione si posiziona all’ultimo posto per il tasso di cittadini inattivi sulla popolazione, che si attesta al 59,9% rispetto a una media nazionale pari al 50,1%, tuttavia in diminuzione di 1,4 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente. Miglioramenti si rilevano anche con riferimento al tasso di part-time femminile involontario (diminuito di 2,3 punti percentuali dal 20,3% al 18%), portando la Regione dal 17° al 13° posto.

Infine, dal punto di vista sanitario, la Calabria risulta 20° per efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria e 21° per stato di salute della popolazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I 22 Key Performance Indicator

Indicatori di risorse, pubbliche e private, allocate nella Regione (indicatori di input)
Area sanitaria
⦁ spesa sanitaria pubblica pro-capite: ammontare allocato a una singola Regione tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale (in euro pro-capite)
⦁ spesa sanitaria privata pro-capite: comprensiva delle due componenti di spesa intermediata e di spesa out-of-pocket sostenuta dalle famiglie residenti nel territorio regionale; (in euro pro-capite)
Area politiche sociali
⦁ spesa in interventi e servizi sociali pro capite: spesa in conto corrente impegnata dai Comuni delle diverse Regioni per l’erogazione dei sevizi socio-assistenziali (sono comprese spese in immobili, personale, attrezzature, costi di affidamento a terzi, ecc.); (in euro pro-capite)
⦁ importo medio di Assegno di inclusione sul totale della popolazione regionale: come derivanti dal database ad hoc di INPS; risorse mensili in euro per ogni cittadino
⦁ spesa pubblica per le politiche del lavoro: sono incluse spese per interventi a favore del lavoro e dell’occupazione, della cooperazione e del collocamento della mano d’opera purché non destinati ad uno specifico settore; interventi nel campo del collocamento al lavoro; formulazione delle politiche generali del lavoro; promozione dell’occupazione giovanile, femminile e delle categorie svantaggiate; lotta alle discriminazioni in campo lavorativo; infrastrutture connesse al funzionamento del mercato del lavoro; osservatori sul mercato del lavoro; (in percentuale del PIL regionale)
Area previdenza
⦁ spesa previdenziale su totale della popolazione anziana (over-65); assegno medio mensile sul totale degli over 65
⦁ contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza (Percentuale sul totale di PIL regionale)
⦁ contributo medio a forme di previdenza integrative in rapporto al reddito medio (valore percentuale)
Area educazione e formazione
⦁ spesa pubblica per consumi finali legati a istruzione e formazione (percentuale sul totale del PIL regionale)
⦁ spesa media regionale per utente che usufruisce di asili nido (euro per bambino frequentante)
Indicatori strutturali di welfare (indicatori di output):
Area sanitaria
⦁ Meridiano Sanità Index (area “Stato di salute della popolazione”): valuta i risultati del sistema sanitario in termini di salute della popolazione attraverso un set di indicatori che comprende aspettativa di vita, mortalità, fattori di rischio per la salute degli adulti e dei bambini, tasso di prevalenza standardizzato per patologie croniche ad alto impatto e comorbidità; (indice sintetico di più indicatori);
⦁ Meridiano Sanità Index (area “Efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria”): valuta indicatori di appropriatezza di prescrizioni, prestazioni e ricoveri, che rappresentano anche delle proxy dell’efficienza organizzativa delle cure territoriali, indicatori di efficacia delle cure, un indicatore sulla degenza media in ospedale, la durata delle liste di attesa ed infine i livelli di immigrazione sanitaria per ciascuna Regione; (indice sintetico di più indicatori)
Area politiche sociali
⦁ Tasso di disoccupazione a livello regionale (percentuale su popolazione over 15 anni);
⦁ Percentuale di NEET (Not in Education, Employment or Training), (percentuale delle persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione sul totale della popolazione di giovani della medesima fascia d’età della Regione);
⦁ Cittadini inattivi (percentuale sul totale della popolazione);
⦁ Part-time femminile involontario (lavoratrici con orario ridotto che dichiarano di avere accettato un lavoro part-time in assenza di opportunità di lavoro a tempo pieno) in quanto indicatore dell’esclusione delle donne nel mercato del lavoro; (tasso di part-time involontario tra occupati di 15 anni e oltre su 100 occupati part-time);
⦁ Percentuale di famiglie in povertà relativa sul totale delle famiglie regionali;
⦁ Indice di deprivazione abitativa: indice di affollamento delle abitazioni, misurato come numero di componenti della famiglia per metro quadro; (valori per cento)
Area previdenza
⦁ Numero di pensionati ogni 100 abitanti;
⦁ Partecipazione a forme pensionistiche complementari: percentuale di lavoratori che hanno sottoscritto una forma previdenziale complementare di secondo o terzo pilastro (fondi negoziali, fondi aperti o Piani Individuali Pensionistici);
Area educazione e formazione
⦁ Tasso di dispersione scolastica (percentuale di studenti – sul totale degli studenti di scuola secondaria di secondo grado – che non riescono a raggiungere il titolo di studio o che non hanno le competenze previste dal titolo formale);
⦁ Posti disponibili negli asili nido autorizzati ogni 100 bambini della Regione tra 0 e 2 anni (posti ogni 100 bambini 0-2 anni)

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