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Marrelli (Lombardia Ideale): “Klaus Davi sia audito in Commissione Antimafia”

La lotta alle infiltrazioni mafiose nel mondo del calcio si arricchisce di un nuovo capitolo.

Luca Marrelli, Vice Presidente della Commissione speciale “Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità” per il gruppo Lombardia Ideale, ha chiesto formalmente alla Presidente della Commissione, Paola Pollini, l’audizione del giornalista Klaus Davi.

La proposta nasce dall’ importanza delle inchieste condotte da Davi sulle curve di Inter e Milan, che hanno messo in luce le infiltrazioni criminali nell’ambiente ultras.

“Ritengo necessario che Klaus Davi venga ascoltato dalla Commissione antimafia – ha dichiarato Marrelli – alla luce del suo lavoro investigativo che, già a fine settembre, aveva previsto il pentimento di Andrea Beretta, un evento di grande rilievo nel contrasto alla criminalità organizzata”.

Marrelli ha anche sottolineato la delicatezza della posizione di Davi, che negli ultimi mesi è stato oggetto di numerose minacce, l’ultima delle quali avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche senza l’intervento tempestivo del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri.

Questo episodio, secondo Marrelli, dimostra quanto sia cruciale proteggere e valorizzare il lavoro di chi si impegna a denunciare le connessioni tra mafie e sport.

L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso le infiltrazioni mafiose nei settori di grande visibilità come il calcio, da sempre un terreno fertile per interessi illeciti. La figura di Klaus Davi, noto per la sua competenza e il coraggio dimostrato nel trattare argomenti scomodi, potrebbe rappresentare un contributo prezioso per il lavoro della Commissione.

“L’audizione di Klaus Davi – ha concluso Marrelli – rappresenterebbe un’occasione importante per approfondire la portata delle infiltrazioni mafiose e rafforzare il contrasto a questi fenomeni attraverso strumenti più incisivi e una maggiore consapevolezza pubblica”.

L’auspicio è che la proposta venga accolta al più presto, affinché la Commissione possa avvalersi delle competenze del giornalista e, al contempo, sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sulla necessità di un intervento deciso contro le mafie, dentro e fuori dal mondo dello sport.

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