“Anche quest’anno la Regione sarà presente al ‘Merano Wine Festival’, l’emblema dell’eccellenza enologica e culinaria, con una rigorosa selezione dei migliori vini, cibi e distillati, in programma dall’8 al 12 novembre 2024. Lo stand calabrese, curato dall’Arsac in collaborazione con il dipartimento Agricoltura, metterà in vetrina il meglio della produzione vitivinicola millenaria e di birre artigianali calabre”. E’ quanto si afferma in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale. “Nel salotto buono del vino dell’Alto Adige, la Calabria – è detto nella nota – si presenterà con l’intento di catturare il palato di esperti del settore e appassionati che avranno la possibilità di prendere parte ad un viaggio enologico nei diversi territori vinicoli”. “I vini calabresi – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – sono sempre più apprezzati al di fuori dei confini regionali, al punto da riuscire a ottenere, meritatamente, riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Siamo orgogliosi di questo perché negli ultimi anni i vitivinicoltori calabresi hanno investito sulla qualità, fatto rete e gestito bene il passaggio di testimone tra padri e figli, migliorando l’immagine del settore, diventato un biglietto da visita dell’intera regione”. Sottolinea dal canto suo Fulvia Michela Caligiuri, commissaria Arsac che “i numeri della produzione vinicola regionale, capace di circa 16 milioni di bottiglie prodotte, testimoniano di un settore in crescita. Soprattutto, aumenta costantemente la qualità dei vini, che vanno acquisendo gradualmente una sempre maggior conoscibilità, anche grazie anche a tutte le azioni di promozione programmate negli ultimi tempi. Da qui la scelta di investire, convintamente, anche nella partecipazione al Merano Wine Festival”. A Merano saranno presenti, complessivamente, 330 aziende vitivinicole italiane e 110 estere. Il tutto accompagnato da altre eccellenze enogastronomiche del territorio e degustazioni di pietanze sapientemente preparate da importanti chef. L’argomento centrale della kermesse sarà l’interrogativo “Quo Vadis?”, rivolto al settore vitivinicolo, e più in generale agricolo, nel summit “Respiro e Grido della Terra” composto da sei incontri, in collaborazione con la International Viticulture and Enology Society, che si terranno tra l’8 e il 9 novembre, nell’ambito dei quali avviare un confronto sulla via che sta prendendo il mondo del vino, con approfondimenti scientifici sulle strategie di adattamento della viticoltura al clima che cambia, sui vini da varietà di uve resistenti, sulle innovazioni in tema di viticoltura e agricoltura sostenibile. A conclusione, sarà redatto un manifesto che sintetizzerà i contributi emersi durante gli incontri tematici, tracciando alcune direttrici per l’evoluzione del comparto enogastronomico. Previsti, naturalmente, spazi di degustazione, incontri culturali a tema, laboratori ed eventi di intrattenimento.
Eccellenze enologiche calabresi in mostra al Merano Festival. Gallo: “I nostri vini sempre più affermati fuori dalla regione”
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