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“Nel PD anomalie tesseramento, irregolarità procedura, esclusioni immotivate come quella dell’ex presidente Oliverio”: la mozione Cuperlo e le contestazioni sollevate in Calabria

Anomalie nel tesseramento, irregolarita’ procedura, esclusioni immotivate, a partire da quella dell’ex presidente della Regione Mario Oliverio. Sono queste le contestazioni che la mozione Cuperlo ha sollevato in Calabria in un ricorso presentato alla commissione regionale e a quella nazionale per il congresso del Partito democratico.

A firmare il ricorso il coordinatore regionale della mozione, Bruno Villella, e i cinque coordinatori provinciali Sergio De Simone (federazione Pd Cosenza), Domenico Voce (federazione Crotone), Ernesto Palma (federazione Catanzaro), Michele Mirabello (federazione Vibo Valentia), Carmen Latella (federazione Reggio Calabria). Nel mirino dei sostenitori calabresi di Cuperlo una serie di atti prodotti dalle commissioni provinciali del congresso che a loro dire configurano “una palese violazione del regolamento congressuale”.

Nel ricorso, in particolare, la mozione Cuperlo evidenzia che con riferimento al tesseramento 2022 “in alcune realta’ siamo in presenza di triplicazioni e o raddoppi di tesserati rispetto agli anni precedenti. In provincia di Cosenza, tra l’anagrafe degli iscritti al 30 gennaio 2022 e quella dell’1 febbraio 2022 si registra quasi un raddoppio di iscrizioni.

In una notte sono stati tesserati circa 2000 iscritti. Nella provincia di Vibo Valentia si registra un rigonfiamento di tesserati, nelle ultime ore, anche attraverso il metodo online.

Altrettanto – si fa rilevare – si verifica in provincia di Reggio Calabria, dove il ricorso al tesseramento cartaceo sta producendo un gonfiamento spropositato degli iscritti. Relativamente alle province di Catanzaro e di Crotone, non si e’ nelle condizioni di esprimere valutazioni perche’ le relative anagrafe degli iscritti non sono state messe a disposizione dei rappresentanti della nostra mozione”.

Infine, nel ricorso si legge che “e’ stata fatta rilevare ai componenti della commissione provinciale la mancata inclusione nell’anagrafe degli iscritti di Mario Oliverio, il quale da oltre una settimana aveva provveduto a fare la iscrizione online e ancora non era pervenuta la tessera. Infatti il nominativo di Oliverio non risultava nell’elenco del 31 gennaio, mentre non risulta alla commissione provinciale l’esistenza di atti o provvedimenti che ne impediscano l’iscrizione, al netto di valutazioni politiche sulla natura costituente del congresso.

Anomalie, a quel punto, acquisite da tutti i componenti della commissione provinciale, i quali – spiegano i coordinatori calabresi della mozione Cuperlo – hanno dichiarato, alla presenza del presidente della commissione provinciale di garanzia, di ignorare le ragioni che hanno impedito la inclusione negli elenchi degli iscritti”.

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