Ci sono nomi di spicco dell’imprenditoria vibonese, ma anche funzionari della pubblica amministrazione, oltre che del sindacato, fra gli arrestati dell’operazione antimafia denominata Olimpo condotta sul “campo” dalla Polizia e coordinata dalla Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri.
Con l’accusa di concorso in tentata estorsione pluriaggravata e’ stato arrestato il sindacalista Gianfranco La Torre, gia’ vicesindaco del Comune di Ricadi, ex consigliere provinciale a Vibo Valentia, esponente storico del centrodestra vibonese (Forza Italia).
Secondo l’accusa sarebbe stato l’esecutore materiale di richieste estorsive dei boss ai danni di un’impresa edile. Indagato per traffico di influenze illecite l’ex dirigente della Regione Calabria, Pasquale Anastasi, attuale presidente della Fondazione dedicata alla defunta mistica di Paravati Natuzza Evolo.
In carcere anche l’ex assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani, che insieme al fratello Emanuele (imprenditore) e’ accusato di estorsione aggravata ai danni del direttore di un complesso turistico di Pizzo.
Ai domiciliari pure Rocco Gramuglia, segretario dell’attuale prefetto di Vibo, e il funzionario della Prefettura di Vibo Michele Larobina. Sono indagati per rivelazione di segreti d’ufficio. Fra i boss arrestati i nomi di peso sono quelli di: Luigi e Diego Mancuso, Giuseppe Accorinti, Antonio La Rosa, Francesco La Rosa, Antonio Accorinti, Paolino Lo Bianco, Vincenzo Barba