Il pentito Mantella ricostruisce le dinamiche di 'Ndrangheta e la scia di sangue nel Vibonese

mantella-andrea-rinascita-scottNuove dichiarazioni rilasciate da Andrea Mantella, il collaboratore di giustizia che nell'ambito del processo "Rinascita-Scott", ha parlato di alcuni omicidi. Il pentito, in una nuova udienza dedicata al controesame, davanti ai giudici del Tribunale di Vibo Valentia ha, dapprima, ricordato le dinamiche che lo hanno portato a conoscere Saverio Razionale, boss di San Gregorio D'Ippona.

A seguito di alcune domande poste dall'avvocato difensore di Razionale, l'avv. Mario Murone, Mantella - a proposito dell'omicidio di Antonio Arena, compiuto nel gennaio del 1985 - ha asserito che fu Razionale ad informarlo che quest'ultimo "si era limitato a spostare i resti di Arena, li ha dissotterrati e portati da un'altra parte". L'omicidio di Arena - anche detto "Vartolo" -, sarebbe stato dunque commesso da Giuseppe Mancuso, detto "Mbroglia".

Non sono tuttavia mancati dei riferimenti agli omicidi di Roberto Soriano e Antonio Lo Giudice, i cui responsabili, secondo quanto detto dall'accusa, sarebbero Giuseppe Accorinti e Saverio Razionale. Quest'ultimo avrebbe tra l'altro deciso e ordinato gli omicidi, accusando Soriano di aver tentato di ucciderlo su mandato di Mancuso.

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In precedenza, secondo la ricostruzione degli inquirenti, 'Mbrogghia aveva chiesto a Razionale di aiutarlo per uccidere Giuseppe Accorinti ma Razionale avrebbe rifiutato e anzi avrebbe avvertito Accorinti del piano ai suoi danni. Mantella, oggi, ha raccontato di avere appreso dei delitti nel carcere di Perugia dal cognato Antonio Franze'.

Mantella avrebbe poi discusso della faccenda con Razionale, il quale avrebbe fatto nota di alcuni particolari relativi all'omicidio. Antonio Lo Giudice e Roberto Soriano, secondo quanto ricostruito dalle parole del collaboratore, si sarebbero recati da Giuseppe Accorinti - boss di Zungri - poiché intenti a recuperare l'auto rubata di una frequentante di Lo Giudice. Razionale avrebbe detto loro di tornare dopo un paio di giorni ma invece dell'auto i due "andarono nella bocca del lupo", ha detto Mantella.

Nonostante Mantella non si esprima rispetto le modalità dell'omicidio, racconta che Antonio Lo Giudice era stato avvisato di andare via ma rifiutandosi ha, così, trovato la morte. Successivamente il suo corpo è stato ritrovato in una Alfa 33.

Per quanto riguarda, invece, l'omicidio di Roberto Soriano, il collaboratore di giustizia fa sapere che lo stesso sarebbe stato torturato affinché parlasse del presunto piano omicida del boss di San Gregorio D'Ippona. "Dopo l'omicidio Soriano - ha detto Mantella - i rapporti tra Razionale e Peppe Mancuso cambiano perché Razionale si sente tradito e deluso".