"Rinascita-Scott": scarcerata la commercialista siracusana, Elisabetta Lo Iacono

Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha accolto la richiesta di riesame avanzata dai difensori della dottoressa Elisabetta Lo Iacono, noto commercialista di Siracusa, rimasta coinvolta nella maxi-operazione avviata, poco prima di Natale, dalla DDA di Catanzaro.
Alla donna, difesa dagli avvocati Andrea Alvaro ed Antonio Lo Iacono, vengono contestati i reati di riciclaggio ed intestazione fittizia, aggravati sia dal metodo mafioso che dalla finalità di agevolare la 'ndrangheta. Secondo l'accusa, l'indagata avrebbe consentito a Saverio Razionale, esponente di vertice di un'importante consorteria mafiosa del vibonese, di entrare "in grande stile" nel mondo dell'imprenditoria, nel settore dell'abbigliamento, investendo in maniera occulta la somma di 500 mila euro nelle società dell'imprenditore Antonino Delfino.
Nel corso della lunga ed articolata arringa difensiva davanti al giudice collegiale cautelare gli avvocati Alvaro e Lo Iacono hanno contestato fermamente i presupposti dell'impostazione accusatoria e hanno prodotto documentazione utile sia sul versante della gravità indiziaria che su quello delle esigenze cautelari.

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Sciogliendo la riserva assunta al termine dell'udienza il Tribunale di Catanzaro, in accoglimento della richiesta avanzata dai difensori, ha annullato l'ordinanza cautelare in relazione alla circostanza aggravante sia del metodo che della finalità agevolatrice mafiosa con riguardo ad entrambi i reati contestati alla Lo Iacono e ha disposto, in luogo del carcere, la misura degli arresti domiciliari in Siracusa.
Nel pomeriggio la professionista ha lasciato il carcere di Messina-Gazzi, dove era reclusa.