Sei imputati coinvolti nell'operazione antimafia denominata "Miletos", scattata nel marzo dello scorso anno per far luce sulla faida fra le famiglie Mesiano e Corigliano di Mileto, nel Vibonese, sono stati rinviati a giudizio dal gip distrettuale di Catanzaro, in accoglimento di una richiesta del pm Annamaria Frustaci. Fra loro c'e' Francesco Mesiano, 46 anni, condannato per l'omicidio del piccolo Nicholas Green, il bambino americano gravemente ferito durante un tentativo di rapina sull'autostrada A3 il 29 settembre 1994 e morto dopo alcuni giorni di coma. Mesiano, rimesso in liberta' dopo aver espiato la pena per l'omicidio, fu arrestato nell'operazione "Miletos" dello scorso anno.
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Il rinvio a giudizio riguarda anche Giuseppe Corigliano, 81 anni, di Mileto; Vincenzo Corso, 46 anni, di Mileto; Gaetano Elia, 52 anni, di Mileto; Giuseppe Ventrice, 42 anni, di Mileto; Rocco Iannello, 43 anni, di Mileto. L'omicidio di Angelo Antonio Corigliano viene contestato a Vincenzo Corso, Gaetano Elia, Francesco Mesiano, Giuseppe Ventrice. L'omicidio di Giuseppe Mesiano viene, invece, contestato a Giuseppe Corigliano che avrebbe agito in concorso con Angelo Antonio Corigliano (quest'ultimo poi ucciso il 20 agosto 2013). Alla base della faida l'imposizione della fornitura del pane prodotto dai Mesiano in un supermercato di Santa Domenica di Ricadi di proprieta' di parenti dei Corigliano. Il processo si aprira' in Assise a Catanzaro il 20 giugno. (AGI)