I Carabinieri di Vibo Valentia, in merito all'operazione "Eolo", hanno dato esecuzione a 13 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L'indagine, avviata nel mese di luglio a seguito delle richieste di aiuto di alcuni genitori di tossicodipendenti che volevano impedire ai figli di drogarsi, ha consentito di accertare come lo spaccio di droga nella frazione Marina del capoluogo di provincia avvenisse alla piena luce del sole. I pusher, per evitare i controlli delle forze dell'ordine, spacciavano nei bar, nei cortili dei condomini ed addirittura recapitando a domicilio le dosi, alle volte arrivando agli incontri in bicicletta per dare meno nell'occhio. Tra i 13, due degli indagati sono un bidello e un volontario dei vigili del fuoco, che utilizzava la divisa per spacciare convinto di trarre in inganno le forze dell'ordine. Il gip del tribunale di Vibo ha disposto per tre di loro la misura della custodia in carcere. Si tratta di Mario Lo Iacono, 31 anni, Leonardo Florio, 48 (il vigile del fuoco), e Saverio Meddis, 24. Per Salvatore Mantella (38), Nicola Gramendola (40), Francesco Iconio Francolino (44, il bidello), Ivan Mastruzzo (22), Francesco Lo Bianco (38), Giuseppe Comito (32) sono stati applicati gli arresti domiciliari. Per Domenico Ciconte (51), Domenico Sciarrone (21), Andrea Comito (20), Rosario Vittorio Pulicari (19), invece, il gip ha disposto l'obbligo di firma; mentre nessun provvedimento restrittivo e' stato adottato per Davide Profiti, che rimane indagato.
All'incontro con i giornalisti ha preso parte il procuratore della Repubblica, Mario Spagnuolo, che ha sottolineato il grande lavoro svolto dai militari della stazione di Vibo Marina, diretti dal maresciallo Riccardo Astorina, anche egli presente alla conferenza stampa, assieme al comandante provinciale Daniele Scardecchia e al capitano della Compagnia Stefano Di Paolo.