Reggio, "curriculum modificato dopo denuncia An": bufera su Assessore Quattrone

confazionenazionale190216di Simone Carullo - Dopo il durissimo attacco dei giorni scorsi da parte del centrodestra reggino - unito in un fronte compatto per la "battaglia per la legalità" - di cui si fa portabandiera Franco Germanò (Azione Nazionale), e la replica stizzita dell'assessore Agata Quattrone, ecco un nuovo episodio della burrascosa telenovela "Dove c'è danno c'è guadagno", com'è stata battezzata proprio da AN.

confazionenazionale190216 curriculum1Un episodio intenso, bizzarro, non privo di colpi di scena, perché in mezzo ai fiumi di parole che sono scorsi in questi giorni ci sono alcuni fatti che, in quanto tali, gettano un certo qual sconcerto. Innanzitutto il silenzio del sindaco Falcomatà. Secondo, ma estremamente più rilevante, la denuncia di Germanò nella conferenza odierna presso la sede di AN di via Miraglia: L'assessore Quattrone – afferma -, in seguito alla nostra denuncia ha provveduto nella notte del 17 febbraio, in modo alquanto infantile, a modificare il proprio Curriculum cercando di mascherare il suo reale rapporto con Vitrociset". Nel primo si legge che l'assessore lavora ancora attualmente presso la suddetta società, nel Curriculum modificato il rapporto professionale con Vitrociset viene invece retrodatato (settembre 2013; dicembre 2015).

confazionenazionale190216 curriculum2Germanò dà anche prova di quanto afferma consegnando ai presenti in sala le copie del curriculum originale e quelle del CV modificato. "Questo tentativo maldestro – dice - sta a testimoniare che c'è davvero qualcosa che non quadra! Ci sono gli estremi di interessi privati".

Ma facciamo un passo indietro: la denuncia di Azione Nazionale, e con essa di tutto il fronte del centrodestra cittadino, origina dalla delibera del 30 dicembre 2015, quando la giunta comunale approva un accordo di partenariato, nell'ambito del progetto Metropolitan Mobility System, con la Uirnet S. p. A..

"Non solo la giunta ha spacciato per accordo di partenariato un incarico professionale ad una società che, tra l'altro, nella non contempla tra le sue corde questa attività violando le leggi sulla concorrenza. Ma – come abbiamo già detto - tra i soci della Uirnet c'è la Vitrociset, azienda in cui, come apprendiamo dal suo curriculum, l'assessore Quattrone ha lavorato e per la quale ancora adesso risulta Consultant Engineer".

"Fa specie che rispetto ad una vicenda così eclatante – continua Germanò – registriamo il silenzio totale del sindaco, al quale chiediamo di prendersi le sue responsabilità e non solo: vogliamo sapere se lui era al corrente di questo inghippo? Vogliamo sapere se ha intenzione di rimuovere l'assessore Quattrone dalla giunta? Vogliamo che dia conto di questa vicenda a noi ed a tutta la cittadinanza! Infine chiediamo la revoca in autotutela della delibera".

Ci sono molte cose poco chiare nella vicenda e se, come dice la Quattrone, il centrodestra "sta alzando la polvere solo per nascondere le malefatte del passato", allora trattasi di un polverone che si addensa sempre di più come una tetra nube sulle mura di Palazzo San Giorgio.

Innanzitutto, spiega sempre Germanò, ci sono quei 190.000 € affidati come rimborso alla Uirnet, una società che in base al suo statuto non può ricevere incarichi professionali. Poi, ad essere sospetta, vi è anche la tempistica. Solo quattro giorni per completare il tavolo di concertazione tra il Comune di Reggio Calabria e il c.d.a. della società in questione, senza che alle spalle vi fosse una preliminare attività di indagine per cercare altri partner.

"Chi ha presentato le credenziali della Uirnet al Comune di Reggio Calabria?" domandano dalla sede di via Miraglia. "Chi, se non la Quattrone che ci aveva lavorato e che ha presentato la delibera? E' possibile – continua Franco Germanò – che in mezzo a 6 milioni di aziende che ci sono in Italia si sia andato a trovare giusto quella con cui l'ass. Quattrone aveva rapporti professionali? Io non ci credo" sentenzia.

Moltissimi interrogativi che attendono risposta, soprattutto da un'amministrazione, un sindaco, una coalizione, che in campagna elettorale aveva fatto della legalità e della trasparenza le sue bandiere. Un'amministrazione che ha ragion d'essere solo in quanto estranea, vergine, avulsa dai fatti del passato; e che è nata proprio dalle macerie ignobili di quel passato.

Germanò intanto promette che il centrodestra non si ferma qui; annuncia un'azione del gruppo consigliare della minoranza e avverte: "Questa non è l'unica vicenda losca, ve ne sono delle altre che riguardano l'assessore Quattrone ed altri assessorati. Si stanno verificando cose così complesse che sembra di essere tornati ai terribili anni '80".