Il boss è donna: 25 anni ad Aurora Spanò, a capo della 'ndrangheta di San Ferdinando

spanoauroradi Claudio Cordova - Condanna esemplare per Aurora Spanò. 25 anni alla donna ritenuta al vertice della 'ndrangheta di San Ferdinando. Il Tribunale di Palmi ha emesso la sentenza nel procedimento "Tramonto": nel caso della Spanò, i giudici hanno avvalorato in pieno l'impianto accusatorio portato avanti dai sostituti procuratori della Dda di Reggio Calabria, Luca Miceli e Matteo Centini, che avevano chiesto la condanna per gli affiliati al clan Bellocco. Un'indagine, quella curata anche dal pm Giovanni Musarò (oggi in servizio a Roma) che si avvale anche delle dichiarazioni della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola, morta per ingestione d'acido muriatico.

Alla sbarra però, ci sono anche i fratelli di Stefania Secolo, altra donna che collaborerà con gli inquirenti: Antonio, Gaetano e Maria Grazia. Secondo la Dda i tre Secolo avrebbero preferito soccombere al diktat dei Bellocco piuttosto che aiutare gli investigatori a farli uscire da quella morsa mafiosa. Dura anche la condanna nei confronti di Giulio Bellocco, 18 anni di carcere pur non essendo individuato come capo promotore dell'organizzazione mafiosa. Assolto invece Antonio Napoli, già condannato all'ergastolo per l'omicidio di Fabrizio Pioli.

Questo il dettaglio della sentenza:

Giulio Bellocco 18 anni, Aurora Spanò 25 anni, Antonio Secolo 3 anni, Gaetano Secolo 3 anni, Maria Grazia Secolo 1 anno e 6 mesi pena sospesa, Giuseppe Stucci 3 anni e 6 mesi, Giuseppe Spanò 3 anni e 6 mesi, Vincenza Bellocco assoluzione, Vincenzo Piromalli, assoluzione, Antonio Napoli assoluzione.