Chiesto il fallimento della Mucciola SpA

mucciola-spadi Claudio Cordova - La Procura di Reggio Calabria ha avanzato richiesta di fallimento nei confronti della nota azienda Mucciola, attiva nella progettazione sia in ambito di edilizia residenziale, ospedaliera e industriale, sia nel campo specifico degli impianti tecnologici. Ad avanzare la richiesta, alcuni giorni fa, è stato il sostituto procuratore Massimo Baraldo, che, analizzata la documentazione contabile, ha ritenuto di portare all'attenzione del giudice fallimentare Tiziana Drago la possibilità di dichiarare il default della nota azienda reggina.

Nota per il proprio lavoro, ma anche per le vicende giudiziarie. L'azienda, infatti, sarà anche colpita da un'interdittiva antimafia, alternando poi pronunce positive e negative sulla vicenda. Una vicenda che balzerà alle cronache perché bloccherà i lavori dell'aerostazione dell'aeroporto "Tito Minniti", appaltati proprio all'azienda Mucciola. Lavori – quelli nell'Aeroporto dello Stretto - fermi ormai da tre anni in seguito all'interdittiva prefettizia scattata nel luglio del 2012 e rispetto alla quale, però, si attende ancora dall'ottobre del 2013 la sentenza del Tar. Lo stesso Tar, peraltro, nell'aprile del 2013 accogliendo il ricorso dell'azienda Mucciola aveva emesso un'ordinanza con cui sospendeva l'interdittiva disponendo la riconsegna dei lavori all'impresa.

Proprio sullo sblocco dei lavori dell'aerostazione, probabilmente, i Mucciola avevano puntato per ripianare la propria esposizione verso gli istituti di credito. Un'esposizione che, evidentemente, ha convinto il pm Baraldo ad avanzare richiesta di fallimento.

Oltre alla vicenda relativa all'interdittiva antimafia, il nome dei Mucciola finirà anche nelle carte dell'indagine "Breakfast", curata dal sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, alla ricerca dei flussi di denaro del clan De Stefano a Milano e dintorni e delle possibili connivenze con ambienti vicini alla Lega Nord. Spulciando la documentazione del noto studio di consulenze finanziarie M.G.I.M. di via Durini a Milano, gli investigatori infatti noteranno come negli uffici dell'ex Nar Lino Guaglianone fosse archiviata anche la documentazione relativa proprio all'azienda Mucciola, che, successivamente, subirà anche una perquisizione da parte della Direzione Investigativa Antimafia, che cura l'indagine.

Con riferimento, invece, alla procedura fallimentare, dopo la richiesta avanzata dalla Procura di Reggio Calabria, il giudice Tiziana Drago ha riservato la decisione. Nel giro di non troppo tempo, quindi, potrebbe arrivare il verdetto, anche se l'ipotesi più accreditata sembra portare al conferimento di una consulenza tecnica al fine di valutare la vasta documentazione presentata dai Mucciola nel corso dell'udienza e accertare la situazione contabile dell'azienda, proprietaria peraltro di un imponente patrimonio edilizio e immobiliare afferente proprio alla SpA.

La ditta Mucciola, infatti, è stata posta in liquidazione e questo impone al Tribunale Fallimentare di accertare con precisione attività e passività dei bilanci.