Natale Crisalli è stato assolto dall'accusa di tentato omicidio nei confronti di Franco Fabio Quirino. Lo ha deciso il gup distrettuale Davide Lauro. Il pubblico ministero di Reggio Calabria, Sara Amerio, nel gennaio scorso aveva chiesto la condanna a dodici anni e dieci mesi. Per Crisalli il gup ha però disposto una condanna, relativamente all'accusa di detenzione di pistola e violenza,a 4 anni e mesi 4 di reclusione e 10.000 di multa. Insieme a lui, è finito alla sbarra, Rocco Richichi, difeso dall'avvocato Fabio Tuscano, accusato di concorso in detenzione e porto di arma da fuoco e minacce. Per Richichi l'accusa aveva chiesto la condanna a un anno e cinque mesi di detenzione (per favoreggiamento), ma il gup Lauro ha condannato Richichi per il concorso della pistola in luogo pubblico con Quirino e per il reato di minacce alla pena di 2 anni e 4 mesi di carcere. Tutti i reati contestati agli imputati erano aggravati dall'aver usato il metodo mafioso, ma il gup ha escluso tale aggravante.
Quirino, ritenuto contiguo alla 'ndrangheta dei Borghetto-Zindato-Caridi, verrà poi freddato nel rione Modena-Ciccarello di Reggio Calabria nel marzo scorso. Nelle ore antecedenti al delitto, proprio per quelle vie degradate si sarebbe scatenato un vero e proprio far west. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, tra Crisalli e la vittima si era verificata un'aspra diatriba la mattinata precedente all'uccisione. La contesa era arrivata fino alle minacce esplicite e all'esplosione di tre colpi di pistola da parte di Crisalli nei confronti di Quirino, nessun colpo tuttavia lo aveva colpito in quella occasione. Subito dopo era stato Quirino ad andare sotto casa da Crisalli agitando in pubblico e platealmente un'arma da fuoco da lui posseduta. A quel punto ha esploso numerosi colpi contro l'abitazione di Crisalli, poco prima di restare colpito a sua volta mortalmente da una persona ancora da identificare.