Reggio, mezza 'ndrangheta riforniva i supermercati di Dominique Suraci

soldiCon i suoi sei supermercati avrebbe fatto favori a tutti gli "amici". Sono tante le cosche di 'ndrangheta cui Suraci avrebbe concesso forniture nei suoi supermercati. Un do ut des che, secondo gli inquirenti, sarebbe uno dei passaggi chiave per dimostrare come il politico-imprenditore si muovesse, in maniera molto disinvolta, all'interno del panorama mafioso di Reggio Calabria. Stando alle indagini di DIA, Carabinieri e Gico della Guardia di Finanza, gran parte delle più potenti e rinomate cosche cittadine avrebbero, almeno in un caso, rifornito i supermercati di Dominique Suraci.

COSCHE DE STEFANO-TEGANO

1.    con la Diprocas S.r.l., riconducibile ad Pasquale Utano, elemento di vertice della cosca, avente ad oggetto la fornitura di prodotti lattiero-caseari;
2.    con la ditta denominata "Antico Mulino", intestata a Luciano Falcomatà ma comunque riconducibile a Pasquale Utano, avente ad oggetto la fornitura di pane;
3.    con la ditta denominata "San Michele", riconducibile a Michele Crudo, genero di Giovanni Tegano ed elemento di vertice della cosca, avente ad oggetto il commercio al dettaglio e all'ingrosso di generi alimentari;
4.    con la ditta individuale di Carmine Polimeni, genero di Giovanni Tegano ed elemento di vertice della cosca di Archi, avente ad oggetto la vendita all'ingrosso di bevande;
5.    con la ditta individuale di Davide Polimeni, fratello di Carmine, ed appartenente alla cosca, avente ad oggetto la vendita all'ingrosso e al dettaglio di prodotti ortofrutticoli freschi e congelati;
6.    con la Arcolatdi Antonia Barillà & C. S.n.c., di cui è attualmente socia Saveria Tegano (sorella di Giovanni  e Pasquale Tegano) e della quale risultano essere stati soci Paolo Schimizzi, genero di Giovanni Tegano, e Angela Saveria Polimeni, nipote di Giovanni e Pasquale Tegano), avente ad oggetto la produzione, la lavorazione, la distribuzione e la commercializzazione, all'ingrosso e al dettaglio, di gelati nonché di prodotto base, semilavorati e derivati, di pasticceria, compresi dolciumi, marmellate, confetture, panna e latte, latticini e formaggi, e dolciaria in genere, nonché la vendita, all'ingrosso e al dettaglio, di bibite e generi alimentari;
7.    con la Parma Reggio S.r.l., riconducibile ad Angelo Frascati, avente ad oggetto il commercio all'ingrosso di prodotti alimentari;
8.    con la ditta "Pulitodo di Lauro Antonia", moglie di Antonino Monorchio, soggetto contiguo alla cosca De Stefano-Tegano, per la fornitura di servizi di pulizia dei locali commerciali;

COSCHE CARIDI-BORGHETTO-ZINDATO:

9.    con la ditta Natale Iannì, attualmente in carcere per mafia, per la fornitura di pane;

COSCA LO GIUDICE:

10.    con la ditta "Italgross" di Domenico Lo Giudice (figlio del capo-cosca Peppe Lo Giudice cl.'39, e fratello di Nino e Luciano), avente ad oggetto - tra l'altro - il commercio all'ingrosso di prodotti alimentari e cartone;

COSCA CONDELLO:

11.    con la Antichi Sapori Mediterranei di Romeo Filippo & C. S.a.s., di cui risulta socio accomandante Bruno Antonio Tegano, cognato del latitante Domenico Condello, detto "Micu u Pacciu", avente ad oggetto la produzione di pasta fresca;

COSCA ROSMINI:

12.    con la Cartaruga S.r.l., riconducibile a Francesco Rosmini (già detenuto per il reato di cui all'art. 416 bis c.p.) e Luana Rosmini, avente ad oggetto la commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di carta, cartone, prodotti per l'imballaggio, buste in plastica e non in plastica a perdere, sacchetti per nettezza urbana e tutti i prodotti affini e complementari;

COSCA LABATE:

13.    con la ditta di Pasquale Labate, cugino di più noti Pietro, Santo, Antonino e Michele, avente ad oggetto la commercializzazione di bestiame.