Diatriba Sei - Coordinamento Associazioni Area Grecanica: quando una vignetta costa quattro milioni di euro

Seivignettadi William D'Alessandro - Facile accostamento, di questi, tempi, quando si parla di libertà di espressione a mezzo – vignetta satirica, e ancor piu' facile e scontato intepretare la risposta da chi si sente parte offesa.
Oggi, nella torre 3 del Ce.Di.R., nell'aula al pian terreno del Tribunale di Reggio Calabria, si è svolta alle ore 9.30 una nuova udienza relativa alla vicenda delle vignette satiriche pubblicate dalCoordinamento delle Associazioni dell'Area Grecanica , impugnate dalla S.E.I., che si dichiara parte lesa avendo constatato in esse un messaggio fuorviante e che ne diffama, secondo i propri legali, l'attività posta in essere per la costruzione della Centrale a carbone nel sito dell' ex Liquichimica di Saline Joniche.
Il 28 aprile dello scorso anno infatti, per mano del proprio Amministratore Delegato Fabio Bocchida, la società ( una S.p.a di cui i principali azionisti sono il gruppo svizzero Repower A.G., il gruppo HERA, la Foster Wheeler Italiana SRL e la APRI Sviluppo S.P.A.) ha citato per diffamazione a mezzo stampa l'associazione " Area Grecanica: No al Carbone" nelle persone fisiche di Toscano Giuseppe, Catanoso Paolo ed Evoli Noemi, e la M.D.A nella persona del professor Domenico La Rosa, richiedendo un risarcimento di ben quattro milioni di euro.
In seguito la M.D.A., "...constatando l'inconsistenza ed il tono minaccioso delle accuse della S.E.I.", ha denunciato penalmente la società per " delitto politico" ( art. 294 C.P.).
In sede di conciliazione la S.E.I., ha proposto di ritirare la citazione se gli imputati avessero dichiarato di "aver esagerato nelle critiche".
La contro-proposta del prof. La Rosa è stata volutamente ironica e tagliente, proponendo di recedere dal giudizio civile e a rimettere la querela in caso di erogazione da parte della SEI di 4 milioni di euro per danni morali, cosa che la spa non ha accettato.
Mediazione invece accettata da un componente dell'associazione "Area Grecanica: No al Carbone", Toscano Giuseppe. Gli altri imputati sono regolarmente presenti in aula.
SeiVignetta2Il giudice Plutino, dopo aver coordinato il deposito del verbale di mediazione, ha ascoltato il parere delle parti in causa, e se da un lato la SEI si rimette al giudizio, il prof. La Rosa intrepidamente faceva valere ancor piu' le sue ragioni documentando il giudice sulle sue intenzioni e sulle motivazioni che stanno dietro alla non accettazione del compromesso.
Per mezzo di un volantino diffuso dallo stesso, leggiamo che : "Io non ho accettato la mediazione perche avrei dichiarato il falso, ho sempre informato correttamente la gente sul progetto SEI, però devo confessare, che data la fuorviante e minacciosa propaganda SEI e la favola del carbone detto "pulito", ho sottostimato di molto la malefica quantita' di emissioni ( ceneri – fumi) giornalieri della centrale. Tali emissioni, nell' Istruttoria, sono piu' di 36 t./g." .
Il giudice ha fissato una nuova udienza giorno 23 giugno, la speranza è che prevalga il buon senso, per il bene dello sviluppo, per il bene della natura, per la crescita intellettuale, per la nostra terra tutta, dettando un modus operandi anche per il futuro , dove la Calabria non vuole essere la solita protagonista di promesse non mantenute, soldi buttati, sicurezza inesistente e progetti volti allo sfruttamento economico della natura non badando ai danni ad essa procurati.
Dopo i " no" forti delle comunità limitrofe,il pronunciamento della Corte Costituzionale che rimette la decisione alla Calabria e la risposta negativa di Oliviero, le battaglie intraprese da Comuni, Comitati e diverse interrogazioni parlamentari, il Governo ha rimesso la decisione ad una Conferenza dei Servizi da tenersi a Roma, ipotesi che potrebbe radere al suolo qualsiasi altro parere,opinione, ragione, posta in essere negli anni passati. E tutto questo è abbastanza avvilente, visto con occhio democratico.