Reggio, ex lavoratori giustizia risarciti per danno da perdita di chance

tribunaledi Walter Alberio - "Danno da perdita di chance". Per tale motivo, oltre venti ex operatori della giustizia dovranno essere risarciti dalla Ali Agenzia per il Lavoro spa, come stabilito dalla sentenza emessa lo scorso 13 febbraio dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria, sezione Lavoro, presieduta dal magistrato Fiorenza Freni.

La società è stata condannata al pagamento di sette mensilità, pari all'80% della retribuzione di un operatore giudiziario B2, nei confronti dei ricorrenti.

E' stato accolto, dunque, il ricorso depositato il 25 marzo del 2013 da una parte dei sessanta lavoratori che avevano prestato servizio per venti mesi (dal febbraio 2009 a settembre 2010), con contratto di somministrazione ex interinale a tempo determinato, presso gli Uffici giudiziari della provincia di Catanzaro e Reggio Calabria, nell'ambito del "Patto Calabria Sicura", una convenzione sottoscritta nel 2007 fra il Ministero dell'Interno, la Regione Calabria e gli enti delle due Province per sopperire alle carenze di personale degli uffici giudiziari degli stessi distretti.

Si tratta di una vertenza iniziata cinque anni fa, che ha trovato definizione in queste settimane con la sentenza della Corte d'Appello.

Nel 2010, difatti, scaduto il bando dell'Agenzia Temporary spa, un'altra società vincitrice della gara, l'Ali Agenzia per il Lavoro spa, sempre nell'ambito del convenzione "Patto Calabria Sicura", viene incaricata di somministrare personale (60 unità) per la pubblica amministrazione presso le sedi di Reggio Calabria, Palmi, Locri, Lamezia Terme e Catanzaro.

Rispetto alle procedure di selezione, però, gli ex operatori denunciano dal loro punto di vista delle anomalie, rilevando una esclusione "preventiva" dal colloquio, nonostante la legittimità delle risposte inoltrate, a seguito dell'annuncio pubblico presente sul sito web della Ali, e le competenze acquisite nel corso del lavoro svolto negli Uffici giudiziari dei distretti di Reggio e Catanzaro.

Gli stessi ricorrono, dunque, in via d'urgenza al giudice del lavoro, chiedendo il riconoscimento del diritto ad essere selezionati dall'Agenzia. Nella prima fase il ricorso cautelare è rigettato; in sede di reclamo la domanda dei ricorrenti, invece, viene accolta ed il Tribunale di Reggio Calabria ordina alla Ali di procedere all'immediata rinnovazione della procedura selettiva. Nel frattempo, tuttavia, gli altri lavoratori assunti da Ali terminano il servizio, trattandosi di rapporto a tempo determinato per sette mesi, presso gli uffici della pubblica amministrazione assegnati.

A questo punto, i ricorrenti propongono un altro ricorso al giudice del lavoro presso il Tribunale di Reggio Calabria, chiedendo la condanna della società al risarcimento dei danni da perdita di chance: in primo grado il ricorso proposto viene rigettato, ma, successivamente, parte degli originari ricorrenti, propongono appello. Nel procedimento, la Corte di Appello di Reggio Calabria, quindi, condanna la società al risarcimento del danno commisurato per ciascuno degli appellanti, all'80% della retribuzione parametrica all'orario ordinario di lavoro di un operatore B2 per tutto il periodo in discussione di sette mensilità, oltre interessi e rivalutazione monetaria.

"La pronuncia, che ha accolto totalmente le ragioni rappresentate, per molti aspetti può dirsi inedita e, certamente, stimolerà il dibattito tra operatori del diritto e giuslavoristi", ha commentato Giovanni Giovinazzo, legale degli ex operatori della giustizia del Patto Calabria Sicura.

Dopo la protesta portata avanti nel 2013, i 120 precari, ex operatori della giustizia della convenzione Patto Calabria Sicura, hanno chiesto nuovamente attenzione alle istituzioni e al Ministero competente rispetto alle necessità di non disperdere il personale che si è formato negli Uffici giudiziari del territorio: "La macchina Giustizia risente di una carenza importante di organico del personale amministrativo. Confidiamo quindi – scrive in una nota, Bruno Sergi, tra i portavoce dei 120 del gruppo "Precari Patto Calabria Sicura" - nell'impegno delle istituzioni, del sottosegretario Cosimo Ferri e del personale di via Arenula in Roma, affinché le competenze acquisite non vengano disperse nelle prossime procedure concorsuali del Ministero".