E' considerato un elemento di vertice della 'ndrangheta, in particolare della cosca Polimeni-Mazzagatti di Oppido Mamertina (RC). Arrestato ieri a Paola, in provincia di Cosenza, Domenico Polimeni, classe 1943, era ricercato da oltre 15 anni dall'esecuzione degli omicidi di Antonio Gugliotta, Antonio Gangemi e Angela Bonarrigo, avvenuti l'11 agosto 1997, commessi materialmente dallo stesso Polimeni e dal cognato Giuseppe Mazzagatti, classe 1932.
L'arresto di Polimeni, da parte dei Carabinieri, con le indagini coordinate dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Michele Prestipino, e dal sostituto Alessandra Cerreti, pone fine, dunque, alla latitanza di uno dei criminali più spietati e pericolosi della provincia di Reggio Calabria.
La caratura criminale di Polimeni era emersa in maniera evidente già nel corso delle indagini successive all'eccidio noto come la "Strage di Oppido", avvenuta l'8 maggio 1998, in cui rimasero uccisi il figlio Giovanni Polimeni e il nipote Vittorio Rustico. Nella circostanza, i killer fecero fuoco anche contro un'auto che transitava davanti la macelleria del latitante, uccidendo il conducente Giuseppe Biccheri e la nipotina di otto anni e ferendo gravemente Francesca BiccheriI, madre della bambina, ed il figlio di sette anni. Nell'agguato rimase ferito anche l'altro figlio del ricercato, Paolo, che si trovava anch'egli all'interno della macelleria da loro gestita.
Come emerso dalle indagini che avevano portato all'emissione dell'Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere del GIP del Tribunale di Reggio Calabria del 07.07.2000, Domenico Polimei era considerato il promotore di un'associazione di tipo mafioso, nella sua articolazione territoriale denominata cosca Polimeni-Mazzagatti, attiva nelle estorsioni e nel controllo delle attività commerciali ed in contrapposizione a quella facente capo alle famiglie Zumbo-Gugliotta-Ferraro.
È proprio a causa di questa rivalità nel contendersi l'egemonia criminale del territorio, che tra l'inizio e la fine degli anni '90 si scatenava una guerra di mafia tra le due fazioni opposte. La Strage di Oppido del 1998, induceva le opposte cosche di 'ndrangheta a trovare una tregua che durava fino al 2011, quando si riaccendevano le rivalità tra gli schieramenti mafiosi che insistono nel territorio di Oppido Mamertina e che vedono contrapposti i Polimeni-Mazzagatti contro i Ferraro-Raccosta. Nell'ultimo anno sono stati consumati cinque tra omicidi e tentati omicidi che hanno lasciato una lunga scia di sangue nel territorio mamertino e solo negli ultimi 4 mesi sono stati uccisi Domenico Bonarrigo e Vincenzo Ferraro, sono scomparsi Francesco Raccosta e Carmine Putrino ed è stato ucciso Vincenzo Raccosta, padre di Francesco.