Reggio, blackout elettrico nei rioni Gallico, Archi e Santa Caterina: Unione Nazionale Consumatori chiede rimborsi

Numerosi disagi hanno colpito i cittadini di Gallico, Archi, S.Caterina, zona nord della città, dalla serata di mercoledì 11 luglio, per la mancanza di energia elettrica, nonostante le numerose segnalazioni inviate ai tecnici di competenza ed al numero verde dell'ENEL.
L'Unione Nazionale Consumatori Calabria tramite il presidente regionale avv. Saverio Cuoco interviene per fare un po' di chiarezza sui rimborsi dovuti a seguito del black-out elettrico che ha colpito i cittadini del  comprensorio interessato, in tali casi, le iniziative da intraprendere sono due: il rimborso automatico e la richiesta di risarcimento.
In un caso, l'autorità per l'energia elettrica ed il gas prevede cifre forfettarie per interruzioni prolungate della fornitura di energia elettrica, la delibera dell'Autorità n. 172/07 prevede, infatti,  che per i mancati ripristini delle forniture di energia elettrica dopo 8-16 ore di interruzione, a seconda della realtà territoriale di alta, media e bassa concentrazione di abitanti, scatti un indennizzo di 30 euro più 15 euro ogni 4 ore di disservizio fino ad un tetto massimo di 300 euro.
Il rimborso  precisa l'Avv. Saverio Cuoco viene erogato direttamente come sconto sulle prime bollette. Per un cliente privato ed un contratto standard, il risarcimento varierà da 100 a 300 euro; per potenze maggiori, riguardanti ad esempio un bar, si potrà arrivare fino a 1.000; nel caso delle aziende, in bolletta potrà essere restituita una somma variabile da un minimo di 1.000 ad un massimo di 6.000 euro. Sono soldi che dovranno essere corrisposti automaticamente in bolletta, senza che sia necessario farne richiesta.
Per chi invece ha avuto danni per il blackout legati al malfunzionamento delle caldaie o alla conseguente mancanza di acqua, o impianti elettro-medicali e sanitari oltre al rimborso automatico si può chiedere un rimborso del danno soggettivo subito,  rivolgendo una contestazione scritta al proprio fornitore tramite messa in mora.
Se si subisce un'interruzione di energia elettrica è indispensabile segnalarlo al numero verde dell'ENEL e chiedere informazioni riguardo all'evento che ha provocato il blackout ed i conseguenti danni. L'impresa che gestisce l'erogazione dell'energia elettrica deve fornire le informazioni, o comunque rispondere, entro 30 giorni.
Nel caso non ottemperasse ci si può rivolgere all'Autorità garante chiedendo il loro intervento di sollecito.
L'utente deve sempre essere informato, ogni volta che riceve l'accredito di un indennizzo automatico, che la corresponsione dello stesso non esclude la possibilità di richiedere in sede giurisdizionale il risarcimento dell'eventuale danno ulteriore subito.
A pagare i rimborsi, che saranno accreditati direttamente in bolletta sotto forma di detrazione forfetaria, saranno le imprese di distribuzione. Se l'interruzione dovesse però verificarsi in periodi di condizioni meteorologiche eccezionali o di eventi eccezionali (ad esempio trombe d'aria, valanghe, incidenti o guasti gravi su impianti elettrici), a finanziare i risarcimenti sarà un Fondo di "solidarietà" eventi eccezionali
Se un utente non dovesse ricevere il rimborso dovuto nei tempi stabiliti, può farne richiesta al distributore entro 6 mesi dal momento dell'interruzione e l'azienda, entro tre mesi, ha l'obbligo di versarlo o di motivare l'eventuale rifiuto.
In ogni caso se gli indennizzi previsti in caso di interruzione di energia elettrica non dovessero essere corrisposti automaticamente, l'Unione Nazionale Consumatori promuoverà un'azione collettiva a tutela dei cittadini lesi nei propri diritti che risiedono nelle zone interessate dal blackout.