Il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Francesco Tedesco, ha chiesto tre condanne e un'assoluzione per i quattro imputati dello stralcio abbreviato scaturito dall'indagine "Inganno". La pena più alta invocata dall'accusa sono i sei anni e otto mesi di carcere per Francesco Strangio, classe 1954. "Ciccio Boutique". Sei anni sono stati chiesti per l'ex sindaco di San Luca, Sebastiano Giorgi, classe 1965, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Per l'ex assessore Francesco Murdaca, il pm ha chiesto invece la condanna a 4 anni e 8 mesi di carcere. Anche per lui l'accusa è la medesima di quella di Giorgi, ossia concorso esterno. L'unica assoluzione invocata dal pm Tedesco, è stata quella per Giuseppe Cosmo. La sentenza del gup Davide Lauro è attesa per il 7 novembre.
Tra gli imputati, dunque, Francesco Strangio, detto "Ciccio Boutique", assolto in appello nel processo "Fehida" che ha fatto luce sulla guerra mafiosa intercorsa fra i Nirta-Strangio e i Pelle-Vottari sfociata poi nella Strage di Duisburg, è accusato di associazione mafiosa. E poi l'ex sindaco Giorgi: la sua elezione sarebbe stata favorita da entrambe le 'ndrine, quelle dei Pelle e Nirta, che in cambio avrebbero ricevuto il pieno controllo sugli appalti gestiti dal piccolo Comune. Ente che sarà sciolto per infiltrazioni della 'ndrangheta.
Nell'inchiesta è stata coinvolta anche l'ex eroina antimafia, Rosy Canale, che avrebbe utilizzato i fondi concessi da vari Enti al Movimento Donne di San Luca per fini personali, quali viaggi, autovetture e altre utilità. Per lei (e per i soggetti che hanno scelto il rito ordinario) il processo inizierà il 16 ottobre a Locri.