Da oggi la Caserma della Compagnia Carabinieri di Roccella Jonica porterà il nome del Generale dell'Arma, Gennaro Niglio, comandante della stazione dal 1975 al 1979 e morto il 9 maggio 2004 all'età di 55 anni a seguito di un incidente stradale avvenuto a Caltanissetta. Il Gen. Niglio, inoltre, era stato già insignito nel 1998, per volontà dell'Amministrazione Comunale, della cittadinanza onoraria di Roccella, per le grandi qualità umane, le capacità investigative e soprattutto per i prestigiosi risultati ottenuti, durante la sua onorata carriera militare, nella cattura di pericolosi latitanti della 'ndrangheta e per la sua innata predisposizione al contrasto della criminalità organizzata.
Alla cerimonia di intitolazione che si è svolto nell'edificio militare dei Carabinieri,in viale Degli Ulivi, hanno preso parte numerosi alti ufficiali della Benemerita e rappresentanti istituzionali, tra cui: il Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d'Armata Leonardo Gallitelli; il Comandante Interregionale Culqualber, Generale di Corpo d'Armata, Leonardo Leso; il Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale di Brigata, Adelmo Lusi; il Comandante del Ros, Gen. Giampaolo Ganzer; il Comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, col. Pasquale Angelosanto; il sindaco di Roccella Jonica, prof. Giuseppe Certomà con i rappresentanti del Consiglio Comunale cittadino. Presenti, inoltre, anche i familiari e congiunti del compianto Gen. Niglio, tra cui il figlio Rhemy, oggi Tenente dei Carabinieri in servizio alla Scuola Allievi Marescialli di Velletri e la consorte del Generale Niglio. Alla cerimonia era presente anche il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che ha affermato "Credo che sia molto importante oggi ricordare la figura del generale Niglio che è stato un grande servitore della Stato, un grande carabiniere e un grande uomo. Ho avuto modo di poterlo conoscere di persona ed apprezzarne le doti professionali e umane in occasione della sua permanenza a Reggio Calabria, quando ha guidato il Comando Provinciale. E' stato un rapporto diretto ed intenso. Bisogna dire grazie al Comando Generale e all'Arma dei Carabinieri che lo ha voluto ricordare con questa intitolazione, ho molto apprezzato le parole del Comandante Generale Leonardo Gallitelli che ha espresso dei giudizi sull'uomo Niglio, avendolo conosciuto, che ho condiviso pienamente. Questa è la dimostrazione – ha concluso il Presidente Scopelliti - di come i grandi servitori dello Stato vadano ricordati con impegno anche per trasmettere alle future generazioni un messaggio di legalità, rispetto delle regole e delle istituzioni".