Il genero dei boss Libri, Nino Caridi, è parente della moglie. A Francesco Zindato, detto "Checco" avrebbe venduto un appartamento. Con Gino Borghetto avrebbe avuto a che fare per ragioni inerenti la sponsorizzazione delle squadre di calcio. Con la 'ndrangheta di San Giorgio Extra, Modena e Ciccarello, però, Domenico Amaddeo non avrebbe mai avuto problemi. E questo nonostante il fatto che l'uomo sia un imprenditore di grande successo in città: è lui, infatti, ad aver costruito numerosi appartamenti in quel quartiere, ma è lui, soprattutto, a essere il proprietario dell'hotel Apan, che insiste proprio su quel territorio con una bellissima piscina.
Eppure, Amaddeo, con la 'ndrangheta non avrebbe mai avuto a che fare e con essa non avrebbe mai avuto problemi. "Una mosca bianca" lo definisce – a metà tra incredulità e ironia - il pm Stefano Musolino, che interroga l'imprenditore nell'ambito del processo "Alta tensione 2", ulteriore sviluppo delle indagini che hanno già portato a pesantissime condanne nei confronti dei presunti boss e affiliati alla 'ndrangheta dei rioni San Giorgio, Modena e Ciccarello.
Amaddeo, interrogato per diverse volte in sede d'indagine dal pm Musolino, manterrà sempre la propria linea coerente: ammetterà la conoscenza con Caridi, Zindato e Borghetto, uomini forti della 'ndrangheta del luogo, ma escluderà di aver avuto qualsiasi tipo di richiesta estorsiva.
Nonostante l'insistenza del pm Musolino, Amaddeo non cambierà versione: la 'ndrangheta? Solo sui giornali...