Reggio, il boss Domenico Condello contro Nino Lo Giudice: "Io non sono "Micu u pacciu", smettiamola con questa farsa!"

condello domenico"Io mi chiamo Condello Domenico, non sono "Micu u pacciu", finiamola con questa farsa". Il tono di voce è alto, arrabbiato. Condello ha appena finito di ascoltare le deposizioni dei collaboratori di giustizia Antonino Fiume e Antonino Lo Giudice in uno stralcio del procedimento "Prius" che lo vede imputato. Il processo, che al termine dell'udienza è stato riunito, per ragioni di connessione, a quello "Reggio Nord-Lancio", vede Condello alla sbarra come elemento di spicco dell'omonimo clan: l'uomo, infatti, è cugino del superboss Pasquale Condello, detto "Il Supremo".

E proprio sul suo ruolo nella cosca originaria del rione Archi hanno riferito i pentiti Fiume e Lo Giudice. Il primo, per anni braccio destro del boss Giuseppe De Stefano, ha parlato dei rapporti e delle dinamiche tra le due storiche consorterie di 'ndrangheta. Il discusso Nino Lo Giudice, invece, ha raccontato, per l'ennesima volta, dei suoi rapporti con "Il Supremo" e del ruolo avuto nella gestione della latitanza di quest'ultimo. Ha parlato di imprenditori come Pasquale Rappoccio "era massone, tutti si relazionavano con lui", ma Lo Giudice, inoltre, ha riferito anche del ruolo di Domenico Condello nel clan: "Era sia cassiere che killer dei Condello, Pasquale Condello aveva detto che lui non voleva i soldi che arrivavano da Reggio Calabria, che dovevano essere custoditi dal cugino".

Proprio contro "Il Nano", si è scagliato Domenico Condello, in videocollegamento dal carcere de L'Aquila, dove è detenuto in regime di 41bis: "Io mi chiamo Condello Domenico, non sono "Micu u pacciu", finiamola con questa farsa" ha tuonato. Più volte, infatti, Nino Lo Giudice si era riferito all'imputato appellandolo con la dicitura con cui sarebbe stato noto nell'ambiente malavitoso. Ma Condello non ci sta a schernisce il collaboratore: "Questo prima si è pentito, poi si è pentito di essersi pentito, ha fatto video, ma questa è una farsa, finiamola!".