Regge anche in appello l'accusa nel processo "Panama", contro una holding del narcotraffico

reggiocalabria aulabunkerRegge anche in appello, pur con le fisiologiche riduzioni di pena, il processo "Panama", scaturito da un'indagine del sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Roberto Di Palma, che andò a colpire un'organizzazione di stampo 'ndranghetistico responsabile di un imponente traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dalla Colombia.

Nel dettaglio, il Gup di Reggio Calabria, in sede di rito abbreviato, aveva condannato Michele Ringo Albanese, di Rosarno, 18 anni e 60mila euro di multa; Stefano Pertoni, Roma, 5 anni 4 mesi e 20mila euro di multa; Giovanna Calciano, di Canosa di Puglia (Bari), 8 anni e 40mila euro di multa; Rocco Careri, di Rizziconi, 9 anni 4 mesi e 40mila euro di multa; Vincenzo Careri, di Rosarno, 18 anni 8 mesi e 40mila euro di multa; Marco Facchineri, di Latina, 4 anni e 20mila euro di multa; Giuseppe Laversa, di Peschiera del Garda (Verona), 7 anni e 4 mesi e 40mila euro di multa: Antonio Maiuri, di Vibo Valentia, 8 anni e 40mila euro di multa; Sebastiano Mangò, di Rosarno, 10 anni e 40mila euro di multa; Francesco Marafioti, di Oppido Mamertina, 8 anni e 8 mesi e 40mila euro di multa; Gaetano Maugeri, alias "Marco", di Granarolo dell'Emilia (Bologna), 7 anni e 4 mesi e 40mila euro di multa; Agostino Napoli, di Sommacampagna (Verona), 8 anni e 8 mesi e 40 mila euro di multa; Erika Napoli, di Bussolengo (Verona), 8 anni e 8 mesi e 40 mila euro di multa; Francesco Reitano, residente a Rosarno, 8 anni e 8 mesi e 40 mila euro di multa; Francesco Urso, di Ceglie Massapica, 11 anni e 4 mesi e 60mila euro di multa; Antonio Urso, originari di Ceglie Messapica, 11 anni e 4 mesi e 60mila euro di multa. Unico assolto, Marco Timpano.

La Corte d'Appello di Reggio Calabria, presieduta da Giuliana Campagna, ha confermato l'impianto accusatorio, rideterminando la pena nei confronti di Antonio e Francesco Urso, condannati a 8 anni di reclusione ciascuno, così come Erika Napoli e Francesco Reitano. Sebastiano Managò viene invece condannato a 9 anni e 4 mesi, mentre Gaetano Maugeri viene punito con 6 anni e 8 mesi e Marco Facchineri con un anno e 4 mesi.

Gli accertamenti eseguiti dalle Fiamme Gialle furono coordinati dal Procuratore Aggiunto Michele Prestipino e dal sostituto procuratore Roberto Di Palma e andarono a colpire una presunta holding dedita al narcotraffico e legata agli ambienti criminali della Piana di Gioia Tauro. Al vertice dell'organizzazione vi sarebbe proprio Michele "Ringo" Albanese, latitante all'epoca dei fatti contestati e già noto agli inquirenti per il suo coinvolgimento in altre operazioni antidroga condotte sempre dal Goa di Catanzaro (operazioni "Timpano 2001" e "Nasca"). "Ringo", grazie ai contatti diretti con esponenti di spicco dei cartelli colombiani, sarebbe riuscito a porre le basi per l'importazione di grossi quantitativi di droga da destinare, di volta in volta, al mercato italiano ove poteva contare sull'appoggio e sulla fattiva collaborazione di personaggi ritenuti affiliati alla cosca Piromalli-Molè. Un'operazione, quella eseguita dalle Fiamme Gialle, che fu condotta anche grazie al prezioso contributo delle forze investigative di altri Paesi stranieri.