I fratelli Giacobbe, oltre ad essere i mandanti, ed ideatori del delitto di Arcangelo Pelaia, 37 anni, ucciso con nove colpi di pistola calibro 9 nel pomeriggio del 29 giugno, in pieno centro a Gioia Tauro, mentre le strade erano affollate di passanti, avrebbero anche partecipato attivamente al delitto.
La meticolosa attività d'indagine esperita dai Carabinieri di Gioia Tauro è riuscita a dimostrare come i due germani siano stati parte attiva dell'efferato evento delittuoso, sia avendo contatti diretti col killer che effettuando delle staffette funzionali ad individuare, in quel caldo Sabato di Giugno scorso, la vittima prescelta.
Il movente del delitto fu subito individuato dagli inquirenti ad una vendetta posta in essere dalla famiglia Giacobbe di Gioia Tauro per l'uccisione dei due cugini Leonardo Giacobbe cl. 1976 e Saverio Giacobbe cl. 1985, avvenuta l'1.07.2005 sul lungomare di Gioia Tauro per mano di Giuseppe Pelaia cl. 1971, fratello di Arcangelo Pelaia, ed oggi è stato confermato.
Il giorno dell'uccisione, tra l'altro non fu scelto in maniera casuale: l'ottavo anniversario dall'uccisione dei cugini Giacobbe e nel giorno di San Pietro, onomastico del padre di uno dei due cugini uccisi.
Biagio Giacobbe cl.'74 e Marcello Giacobbe cl.'77 sono stati arrestati stamattina e portati in carcere in Calabria uno e in Toscana l'altro.