Operazione "Coccodrillo", 45 arresti nel traffico di droga tra Calabria e Sicilia

È stata definita operazione "Coccodrillo", dalla forma del logo apposto su alcuni panetti di hashish sequestrati durante le indagini, quella che stamattina all'alba ha fatto scattare le manette per 45 persone, di cui tre minorenni, ritenute responsabili a vario titolo – all'epoca dei fatti - di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti. È il risultato di un'operazione incrociata del Comando Provinciale di Messina, in collaborazione con quello dei Comandi Provinciali di Palermo, Reggio Calabria, Genova e Catania e del Gruppo di Locri (RC). Degli arrestati, 34 si trovano ora in carcere, mentre per i restanti 11 sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il vasto gruppo faceva parte di due distinti gruppi che operavano nel traffico di droga. Una di queste era atttiva a Messina, con collegamenti a Palermo e Reggio Calabria, in particolare nella Locride, l'altra operava sul versante tirrenico nel tratto Palermo – Messina, e in alcuni paesi di provincia come Mistretta, Santo Stefano di Camastra, Villafranca, Rometta e Patti. Le indagini sono partite nell'autunno 2007, quando gli inquirenti hanno iniziato a tenere d'occhio Angelo Cannavò, già noto alle forze dell'ordine per essere un fornitore di sostanze stupefacenti nell'operazione cosiddetta "Stangata", che porto – nell'aprile 2010 – all'arresto di altre 25 persone dedite al traffico di droga. Cannavò sarebbe a capo dell'organizzazione di Messina. Il suo compito era quello di procurare la droga: marijuana dalla Calabria, hashish da Palermo. L'organizzazione della fascia tirrenica invece era controllata da due soggetti, Emil Skenderovic e Francesco Cotugno, che si rifornivano di hashish e cocaina da Palermo e successivamente spacciavano in tutta la provincia.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati più di 14 chilogrammi di sostanze tra hashish e marijuana, e sono state arrestate altre nove persone colte in flagranza di reato. Nel corso dell'indagine sono stati effettuati sequestri di sostanze stupefacenti marijuana ed hashish per circa 14 chilogrammi, e sono state tratte in arresto 9 persone in flagranza di reato.
Le persone che adesso si trovano in carcere sono: i messinesi Giacomo Beltrani, classe '81, Domenico Bonasera, classe '79, Cristian Alessandro Burrascano, classe '78, Giuseppe Burrascano, classe '70, Angelo Cannavò, classe '82, Marco Cappuccio, classe '86, Benedetto Cassarà, classe '88, Letterio Costa, classe' 78, Giuseppe Cotugno, classe '55, Francesco Cotugno, classe '87, Lorenzo Mario Giuliano, classe '88, Claudio Lanza, classe '82, Luana Rita Nicosia, classe '81, [OMISSIS PER DIRITTO ALL'OBLIO], Antonino Rampulla, classe '88, Giovanni Ripinto, classe '86, Andrea Scaffidi, classe '87, Francesco Valenti, classe '88. I palermitani Maria Luisa Billeci, classe '86, Angelo Antonio e Giuseppe Cacocciola, classe '77, '54 e '61, Giuseppe Giannusa, classe '81, Giuseppe Luparello, classe '82, Vincenzo Ribuffa, classe '87, Antonino Ribuffo, classe '84, Sergio Sangiorgio, classe '85, Giovanni Traina, classe '79, Salvatore Traina, classe '76. I calabresi Giovanni Scarfò, classe '87 di Siderno e Giuseppe Scruci, classe '86 di Locri. A loro si aggiungono M.G., classe '91, minorenne all'epoca dei fatti, Emil Skenderovic, croato, classe '84 e il catanese Angelo di Fazio, classe '88.
Agli arresti domiciliari si trovano invece i messinesi Antonino Accardi, classe '85, Lirio Di Marco, classe '82, Luigi Mammana, classe '88, Salvatore Nava, classe '83, Salvatore Torcivia, classe '89, Ignazio Volo, classe '86. I palermitani Giuseppe Citrano, classe '76 e Rosa Filippone, classe '38, il calabrese Antonio Scruci, classe '87, di Locri, e S.G. e M. T., entrambi minorenni all'epoca dei fatti.