Reggio, Centro Cuore ai privati: Bellinvia ribadisce il proprio "no" alla convenzione con Messina

bellinvialillino ildispaccioAll'indomani della forte denuncia del Pdci, il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, Carmelo Bellinvia, torna sulla vicenda riguardante la privatizzazione del reparto di Cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti. Bellinvia si sofferma soprattutto sulla proposta di collaborazione con il polo di Messina, sollevata alcuni giorni fa dal presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, e ripresa proprio dal Pdci: "Non credo che l'equipe cardiochirurgica che il dott. Patanè dovrebbe mettere a disposizione proveniente da Messina comprenda tutto il personale richiesto per fare funzionare a regime il reparto cardiochirurgico (medici, anestesisti, infermieri). La pianta organica della cardiochirurgia dell'Azienda Ospedaliera Papardo, come appare sul sito aziendale, comprende il responsabile e otto dirigenti medici, quindi il dott. Patanè pensa di poter dirigere due strutture di cardiochirurgia di cui una con due sale operatorie, dieci posti di degenza, dieci posti di terapia intensiva postoperatoria, in due città diverse con otto cardiochirurghi, gli anestesisti, i perfusionisti e gli infermieri?".

Con la provocatoria domanda, dunque, Bellinvia ribadisce il proprio "no" all'accordo con Messina: "Non voglio che la Cardiochirurgia di Reggio diventi la succursale né di gruppi privati né di strutture pubbliche di altre regioni che potrebbero avere solo interesse a garantire la loro attività con un aumento della mobilità passiva e quindi con un grave danno economico per la Regione Calabria". Per Bellinvia, infatti, la convenzione con l'Azienda Papardo "non ridurrebbe la mobilità passiva verso le altre regioni, poiché l'indice di attrazione della cardiochirurgia di Messina, nonostante la vicinanza, per i pazienti calabresi è basso".

Bellinvia ripete dunque di muoversi nell'esclusivo interesse dei pazienti: "Ho il solo obiettivo di realizzare un reparto cardiochirurgico che diventi un centro di eccellenza con professionisti di grande valore tecnico, offrendo alla città una struttura efficiente senza sperpero di denaro pubblico".