Reggio, il gruppo La Svolta replica a Ripepi: "Chi sa fare fa, chi non sa fare spiega"

"Ancora una volta il consigliere Ripepi non perde l'occasione per rivelare alla sua città la sua indole di vuoto polemizzatore, oltre che l'assoluta mancanza di onestà intellettuale e di responsabilità istituzionale. A fronte di un importantissimo risultato conseguito, che consentirà all'Ente un cospicuo risparmio di tempo e denaro, oltre che l'apporto aggiuntivo di ingenti risorse necessarie al completamento di un'opera strategica come il Palazzo di Giustizia, il consigliere di opposizione si lancia in una insensata e sterile polemica con il mero intento di lucrare politicamente su una questione che riguarda il bene dei cittadini e che dovrebbe quindi restare fuori dall'agone dialettico ed al di sopra di ogni parte politica". È quanto affermano in una nota i consiglieri del gruppo comunale La Svolta.

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"Sbandierando ai quattro venti un'immaginaria e capziosa ricostruzione dei fatti - prosegue la nota - Ripepi fa finta di non comprendere alcuni aspetti che in realtà dovrebbe avere ben chiari, essendo lui stesso parte in causa degli sfaceli che hanno prodotto il blocco dei lavori del Palazzo durante gli anni in cui a governare era il centrodestra. Anzitutto la convenzione siglata con il Ministero della Giustizia è il frutto di una proficua interlocuzione avviata nei mesi scorsi, grazie all'autorevolezza dell'Amministrazione reggina e del suo sindaco, oggi temporaneamente sospeso, Giuseppe Falcomatà, che non solo ha prodotto un ulteriore importante investimento ministeriale sul nostro territorio, ma consentirà finalmente alla comunità reggina di godere di un'opera che nel tempo era rimasta impantanata in questioni di carattere giudiziario. Su questo Ripepi certamente ricorderà il pesantissimo contenzioso multimilionario lasciato in eredità dall'Amministrazione sciolta per mafia, della quale lui stesso era autorevole esponente, con la ditta Bentini, con gli operai che per mesi hanno picchettato l'ingresso del cantiere del Palazzo. Fortunatamente da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Ed è grazie alla nostra Amministrazione che l'opera è uscita finalmente dalla fase di stallo in cui è rimasta per lungo tempo negli anni addietro e ora, con la firma della Convenzione, si avvierà finalmente alla conclusione, senza peraltro che questo gravi di un solo ulteriore centesimo sulle casse del Comune, anzi con una dotazione di risorse aggiuntive garantita dal Ministero. La convenzione dunque consente di superare le difficoltà generate dal contenzioso, accorcia i tempi, produce un risparmio ed aggiunge risorse, finanziarie ed umane, velocizzando ed efficientando la procedura che adesso, grazie alla disponibilità accordata dal Ministero, potrà andare in parallelo rispetto all'iter giudiziario".

"Il Consigliere Ripepi fatica a riconoscere il risultato raggiunto, evidentemente accecato dalla voglia di polemizzare a tutti i costi. Ma mai come in questo caso è valido il vecchio assunto: chi sa fare fa, chi non sa fare spiega. E quindi a Ripepi lasciamo la facoltà di spiegare, mentre noi continuiamo a lavorare per risolvere i problemi e mandare avanti le opere incompiute bloccate in passato dai disastri della sua parte politica".