Reggio, confiscati beni per 20 milioni ad imprenditore vicino alla cosca Libri

reggio unicitàLa Dia di Reggio Calabria ha confiscato all'imprenditore reggino Francesco Gregorio Quattrone, 56 anni, beni per un valore di circa 20 milioni di euro. L'uomo, nel 2000 era già stato sottoposto agli arresti domiciliari perché coinvolto nell'operazione "Olimpia 1" come presunto affiliato alla cosca Libri, ed era stato arrestato, nel 2010, nell'ambito dell'operazione "Entourage". Successivamente, era stato rilasciato per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Anche alcuni collaboratori di giustizia, come Giovanni Riggio, Giuseppe Calabrò, Antonino Rodà, Antonino Gullì e Paolo Iannò avevano contribuito a designare il ruolo di Quattrone come referente – negli anni '90 – della cosca Libri nella frazione di Gallina. 

La confisca è stata decisa dopo alcune indagini, che avrebbero messo in luce una forte incongruenza tra i redditi dichiarati dall'imprenditore e del suo nucleo familiare in rapporto all'ingente patrimonio aziendale e personale a lui riconducibile, già sottoposto a sequestro nel maggio del 2012 perché ritenuto provento di attività illecite.
In particolare sono stati sottoposti a confisca 59 unità immobiliari e produttive tra cui il patrimonio aziendale della ditta "L'Arca di Joli", nella frazione Gallina di Reggio Calabria, ricomprendente il noto ristorante albergo omonimo, la pizzeria "Unicità" e la sala ricevimenti "Luxury Ridge"; appezzamenti di terreno agricolo per un'estensione di oltre 360.000 metri quadri, 16 fabbricati, due conti correnti societari ed una polizza assicurativa. I beni sottoposti a confisca, saranno ora destinati ad un'amministrazione giudiziaria da parte del personale dell'Agenzia dei beni confiscati che garantirà la prosecuzione delle attività aziendali.