Perla dello Stretto, si costituisce Comitato Esercenti Attività Commerciali I Sopravvissuti di Villa San Giovanni

"Noi esercenti attività commerciali di Villa San Giovanni, non ci stancheremo mai di ribadire le nostre ragioni contro l'ennesimo scempio ai danni della nostra città. Nei giorni scorsi abbiamo dato vita al comitato "i sopravvissuti" per dare voce alle tante piccole e medie imprese, oltre ottanta, che costituiscono da decenni il vero tessuto imprenditoriale e produttivo della città. Abbiamo pubblicamente manifestato la nostra contrarietà nei confronti del fantomatico progetto di rilancio della grande struttura di vendita "La Perla dello Stretto". Una iniziativa imprenditoriale quella appunto della Perla dello Stretto, nata sotto una brutta stella circa tredici anni fa, e sulla quale avevano scommesso imprenditori e politici dell'epoca. Purtroppo, spiace dirlo, ne gli uni e ne gli altri hanno avuto ragione. La Perla dello Stretto ha contribuito inesorabilmente alla chiusura ed al fallimento di tanti piccoli imprenditori villesi che con grande dedizione, spirito di sacrificio ed abnegazione erano riusciti a garantire la sopravvivenza delle loro aziende ed un reddito certo per le loro famiglie e per quelle dei loro dipendenti". Questo l'esordio della nota diffusa dal Comitato Esercenti Attività Commerciali I Sopravvissuti di Villa San Giovanni riguardante la vicenda relativa  alla Perla dello Stretto, il grande centro commerciale posto proprio all'ingresso di Villa San Giovanni: "Siamo stanchi di ascoltare i soliti pifferai che travestiti da politici vorrebbero incantare tutti come stupidi  topolini. Peccato che questo film lo abbiamo già visto! La verità è che una banca, da oltre un anno, è diventata proprietaria della struttura che ospita il  vecchio Centro commerciale della Perla, poiché la vecchia proprietà si era fortemente indebitata con la stessa banca  che oggi è la vera proprietaria dell'immobile. Un curatore fallimentare nominato dal Tribunale di Reggio Calabria non riesce a star dietro e pagare  la miriade di creditori e tra questi tanti lavoratori che negli anni passati hanno prestato la loro opera ed ai quali oggi vorrebbero far credere che con l'apertura di un nuovo supermercato, La Perla dello Stretto potrebbe come per incanto contrastare tutti gli ostacoli e le difficoltà che l'aspettano dietro l'angolo, come ad esempio: l'attuale crisi economico-finanziaria, la concorrenza spietata, la perdita del potere di acquisto di salari e stipendi delle famiglie, l'aumento esponenziale di tasse e tributi. Quindi la verità è molto più semplice di quanto si possa immaginare. L'istituto bancario che oggi detiene la proprietà dell'immobile ha necessità di realizzare il suo credito e per tali ragioni propone la vendita lottizzando  tanti piccoli spazi all'interno del Centro Commerciale e per far si che l'interesse di tanti piccoli investitori e commercianti cresca ed il progetto sia ancora più appetibile, gli si propina la grande novità del settore alimentare, come se questo sia la soluzione di tutti i problemi" dicono.
"Vorremo veramente sbagliarci, cosi come non accadde più di tredici anni fa, ma le condizioni oggi sono addirittura peggiori e le previsioni davvero nefaste.  La struttura del vecchio Centro Commerciale, non potrà avere un futuro, o meglio non potrà avere un futuro roseo cosi come auspicano alcuni politici nella speranza di poter sistemare, un familiare o qualche amico, offrendogli la possibilità di una nuova e sempre  precaria occasione di lavoro, oppure come desiderano quanti ritenendolo un facile investimento, si potranno ritrovare domani più indebitati di oggi nei confronti di una banca che, a nostro avviso, è l'unica e la sola che ha una strategia imprenditoriale, poiché non ha mai smesso di fare il suo mestiere e di chiedere e pretendere ampie garanzie. Occorre chiedersi, inoltre, come mai nel mentre la quasi totalità dei centri commerciali è in difficoltà, proprio a Villa San Giovanni, un'iniziativa imprenditoriale già fallita potrebbe improvvisamente funzionare ? Occorre chiedersi, come mai mentre, migliaia di imprese commerciali in Italia chiudono, i fatturati di tutte le aziende diminuiscono e persino quelli delle aziende della grande distribuzione alimentare subiscono decurtazioni, tagli e cali impressionanti, La nuova Perla dello Stretto potrebbe essere l'unica eccezione? Ed infine, occorre chiedersi, che fine faranno "i sopravvissuti", cioè noi, oltre ottanta imprenditori commerciali della città che sino ad oggi con sacrifici indicibili abbiamo assicurato un reddito alle nostre famiglie ed a quelle dei  nostri addetti?" domandano dal Comitato.
"Delle istituzioni serie e una politica responsabile, avrebbero prestato più attenzione ed avrebbero tentato di impedire con ogni legittimo mezzo che tutto questo possa accadere ad esclusivo danno del territorio, della gente, onesta, degli imprenditori sani, delle famiglie perbene.  Villa ha bisogno di un polo turistico di aggregazione, non dell' ennesimo centro commerciale fallimentare, che cannibalizza economie e posti di lavoro senza crearne nuovi.  La politica locale, provinciale e regionale ha il dovere di pensare a  un' alternativa seria che porti reale nuova economia e nuovi posti di lavoro a vantaggio del territorio e non di pochi" dicono dal Comitato Esercenti Attività Commerciali I Sopravvissuti di Villa San Giovanni.
Poi nuove domande: "Si parla tanto di vocazione turistica, perché non si pensa, ad esempio, ad un acquario, che non esiste in tutto il sud Italia? Perché non si pensa ad un centro di aggregazione con cinema multisala, bowling, teatro, centro congressi e luoghi per il tempo libero?"
"Ci sono decine e decine di idee che si possono sviluppare in alternativa alle aziende giá esistenti e che possano rappresentare un volano per l'economia villese e un completamento sociale della città" conclude la nota del Comitato Esercenti Attività Commerciali I Sopravvissuti di Villa San Giovanni.