Progetto nazionale Se.Po.Pass: open day a Reggio Calabria

Si svolgerà il prossimo venerdì 29 ottobre alle 17, nei locali del Polo sanitario di prossimità ad Arghillà di Reggio Calabria il primo Open day del progetto nazionale Se.Po.Pass (Sentieri, Ponti e Passerelle), selezionato da Impresa sociale Con i Bambini.

«Un' occasione per raccontare le attività svolte in un anno, il primo di tre, durante il quale siamo state sul territorio». Dice la coordinatrice territoriale del progetto Se.Po.Pass (Sentieri, ponti e Passerelle) Cristina Ciccone. «Incontri in presenza e da remoto, visite didattiche, laboratori formativi, condivisione di spazi e tempi di conoscenza che ci hanno permesso di creare un clima di fiducia tra il gruppo di lavoro e i beneficiari del progetto mettendo al centro le possibilità di cambiamento per giovani, ragazze e ragazze tra i 16 e i 18 che non studiano e non lavorano, quelli che la sociologia identifica come NEET: Not (engaged) in Education, Employment or Training ».

Ora è il momento di confronto con le comunità che hanno accolto e stanno accogliendo il lavoro che lega Reggio Calabria al progetto nazionale Sentieri, Ponti e Passerelle, sostenuto dal fondo per il contrasto alla povertà educativa di Impresa sociale CON I BAMBINI, che vede relazionarsi le città di Napoli (Ente capofila Associazione Quartieri Spagnoli onlus), Reggio Calabria, Messina, Milano e Trento.

«L' intento è quello di promuovere un apprendimento basato su sperimentazione attiva, esperienza concreta e autoapprendimento, - continua Cristina Ciccone - attraverso la realizzazione di laboratori e piccoli cantieri, con strumenti e metodi che consentano di intercettare e intervenire su sacche di povertà educativa nei quartieri più periferici dell' area metropolitana della città».

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A Reggio Calabria il progetto è attivo grazie alla presa in carico dal Centro Comunitario Agape e dalle cooperative sociali La casa del sole, La casa di Miryam e dalla Res Omnia.

L' Open day del prossimo venerdì rappresenta, per l' intero gruppo di lavoro, la possibilità di confronto con altri attori sociali presenti sul territorio, fare il punto anche sulle criticità incontrate durante questo primo anno di lavoro e porre le basi per continuare nell' ottica di una comunità che vuole orientare i giovani più lontani da prospettive lavorative verso nuove opportunità di inserimento nella società.