Omissioni in atti d'ufficio: assolto l’ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Meduri

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'ex sindaco del Comune di Melito di Porto Salvo, Giuseppe Meduri

"Ho aspettato di avere in mano copia della sentenza prima di scrivere questo breve comunicato. In data 12 ottobre 2021 dal tribunale di Reggio Calabria viene emessa sentenza n° 277/2021 n° 3138/20 RGNR , di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste nei confronti sia dello scrivente Giuseppe Meduri, ex sindaco del Comune di Melito di P.S. che del responsabile pro tempore dell'ufficio tecnico comunale Francesco Gerace. La cosa che risalta è che giunge in udienza preliminare.

Veniamo ai fatti: in seguito ad una denuncia di un cittadino, ed a seguito di indagini sono co-indagato assieme al tecnico Francesco Gerace per le seguenti: a) del delitto p.ep. art 328 comma 1 , perché concorrendo nel medesimo reato, quale responsabile di un pubblico servizio, indebitamente rifiutava atti del suo ufficio che per ragioni di Igiene e Sanità dovevano essere compiuti senza ritardo. B) p.e.p. degli art. 101 c.p. e 256 co.1.e 2 poiché concorreva in qualità di responsabile della funzionalità, gestione e manutenzione dell'impianto fognario, nonché del trasporto smaltimento dei reflui, con la condotta omissiva descritta al capo a causava assieme al tecnico comunale ripetute e continue fuoriuscite dei reflui fognari dall'impianto di sollevamento con conseguente ruscellamento sul manto stradale e la loro propagazione nei terreni circostanti sui quali ristagnavano rendendoli inagibili, cosi consentendo l'abbandono incontrollato dei rifiuti sul suolo. Fatto commesso in Melito di P.S. dal 2018 e permanente fino a Maggio 2020.

Nel corso del dibattimento, dopo aver letto le carte depositate agli atti, ho inteso far delle dichiarazioni spontanee ed essere anche sottoposto ad interrogatorio, durante il quale ho precisato il fatto (nel caso di specie irrilevante), che non ero più sindaco dal settembre 2019, data in cui mi sono dimesso, contrariamente a quanto scrivono altri, e fatto anche altre piccole precisazioni. Tutto il resto lo dice in maniera chiara la sentenza di sei pagine emessa dal giudice.

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"Da evidenziare che lo stesso p.m. ha chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste. Colgo l'occasione di ribadire il mio rammarico per l'ennesima vicenda che mi ha visto coinvolto, mio malgrado e senza alcuna responsabilità, consapevole di aver sempre lavorato per il bene del paese, in un contesto spesso avvelenato ed al limite della praticabilità. Un grazie particolare ai miei due legali di fiducia avvocati Anna Battaglia e Antonino Curatola per la professionalità e la tranquillità che hanno sempre cercato di trasmettermi in genere, e non solo in questa vicenda.

Questa sentenza al di là del merito e della valenza per me ha un significato molto particolare e la voglio dedicare a tutte quelle persone che con me e come me hanno lottato e lotteranno sempre per il bene comune a prescindere dalle stagioni! Con l'augurio che questa di sentenza possa essere il punto di ripartenza per lo scatto di ripresa verso il bene del paese. Per tutto il resto aspetterò come ho sempre fatto con Francescana pazienza, consapevole che il tempo sarà galantuomo".