[FOTOGALLERY] Ecco il Waterfront di Reggio Calabria. Falcomatà: "Inizia stagione di grandi cambiamenti"

falcomata waterfrontdi Walter Alberio - Reggio Calabria ha il suo Waterfront. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha ufficialmente presentato questa sera il nuovo volto del fronte mare cittadino, lato nord, che unisce il lungomare Italo Falcomatà all'area portuale della città, in funzione di una più generale "ricucitura" dell'affaccio sullo Stretto di Messina.

L'OPERA. Il restyling, eseguito dalla ditta pugliese Cobar, ha riguardato la zona del porto con la realizzazione del parcheggio integrato con un sistema fotovoltaico; nonché il rifacimento della pineta Zerbi, con percorsi pedonali, un'area ludica per bambini e la piantumazione di altri alberi. E, soprattutto, la scalinata che collega la pineta Zerbi e l'area antistante al Lido Comunale, scelta come simbolo del Waterfront. Qui, si è infatti celebrata la "festa" di inaugurazione con numerosi ospiti del mondo istituzionale, politico e della cultura: dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, a quello della Regione Puglia, Michele Emiliano. E ancora: la sottosegretaria al Sud, Dalila Nesci, e il presidente di Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. Spazio anche alla musica e al teatro, con il gruppo vocale-strumentale del Conservatorio di Musica "Francesco Cilea" di Reggio Calabria, che ha eseguito l'inno nazionale e quello europeo, e le performance teatrali dell'attrice Teresa Timpano sulle orme di Giovanni Pascoli e Diego Vitrioli.

In platea, oltre alle autorità civili e militari del territorio, erano presenti anche i deputati Francesco Cannizzato e Federica Dieni e il presidente della Reggina, Luca Gallo.

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DA SPIRLÌ A NESCI: "BASTA DIVISIONI". "Questo è il tassello di una visione più ampia per una città che deve recuperare il suo rapporto con il mare", ha detto il sindaco Falcomatà. "Le citta cambiano, si trasformano e questo accade nel corso degli anni. Questa - ha aggiunto - è la nostra idea di città: una ricucitura del rapporto con il mare senza soluzione di continuità. Questa visione inizia con la realizzazione del lungomare 'Italo Falcomatà' e continua con l'amministrazione Scopelliti che ha realizzato il masterplan per questo Waterfront e per il Museo del Mare". Per dare forma a questa visione "c'è bisogno di tutti, di una classe politica matura. Non sono più tollerate dai cittadini le divisioni".

Il presidente della Regione, Spirlì, ha dedicato il suo intervento alle vittime del Covid, "quei reggini e quei calabresi che non ci sono più e che - ha detto - avrebbero voluto percorrere questa splendida scalinata", e a Jole Santelli, la governatrice prematuramente scomparsa che "ha amato Reggio in una maniera folle".

"Le opere e le infrastrutture - ha proseguito il presidente della Regione - hanno tante madri e tanti padri, di tutte le appartenenze politiche e partitiche. Una città non cresce a favore di uno o a dispetto di un altro. È stato elegante il sindaco a ricordarlo. Reggio vuole amicizia, perché le divisioni non hanno mai portato bene".

La sottosegretaria Nesci ha parlato di "grande opera che ci ricongiunge in senso metaforico al mare", sottolineando poi la necessità di "ritrovare il dialogo e cooperazione" a tutti i livelli, perché "nessuno si salva da solo".

EMILIANO E DECARO DALLA PUGLIA: "AMICI DI QUESTA TERRA". "Da pugliese voglio dire che siamo amici dalla Calabria, noi ci sentiamo parte di questa comunità e ci saremo sempre", ha affermato il governatore della Puglia, Emiliano, ringraziato a più riprese dal sindaco Falcomatà e dal presidente Spirlì per il supporto della Puglia alla Calabria e alla città di Reggio nell'emergenza rifiuti.

Sulla stessa lunghezza d'onda, il presidente Anci e sindaco di Bari, Decaro: "Quando si ha determinazione e coraggio si possono realizzare opere importanti. Queste operazioni di ricucitura con il mare sono importanti per le città del Sud, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche sociale".

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IL MUSEO DEL MARE E LA PROTESTA FDI. A completare il Waterfront sarà il Museo del Mare o del Mediterraneo pensato dall'archistar Zaha Hadid, un 'cavallo di battaglia' del centrodestra negli anni del "Modello Reggio". Il progetto, definanziato durante il "primo tempo" (leggi qui), è ritornato nell'agenda politica cittadina del Falcomatà-bis e tra le opere da realizzare, grazie ai 53 milioni di euro previsti nel Recovery Plan.

Fratelli d'Italia, prima con un comunicato stampa (leggi qui) e poi con uno striscione appeso (fotogallery), ha polemizzato con il primo cittadino sulla realizzazione del waterfront, scrivendo: "Grazie Peppe, no Giuseppe", in riferimento all'ex sindaco Peppe Scopelliti.

"Le opere pubbliche non sono né di destra né di sinistra", ha affermato Falcomatà sul punto. "Sono belle o brutte. Utili o inutili. Se sono utili, possono aiutare a migliorare la vita delle persone. Un'opera pubblica è di tutti e appartiene a tutti. Il Museo del Mare - ha aggiunto - è realtà, siamo già impegnati nel progetto. Si tratta di uno dei 14 attrattori su cui l'Italia punta per la ripartenza culturale e turistica del nostro Paese. Dobbiamo essere orgogliosi di questo".

MUSEO DELLO STRUMENTO MUSICALE. "Nelle prossime settimane, inizieranno i lavori per il restauro dell'Arena Lido", mentre per quanto riguarda il MuStruMu "c'è la progettazione per riqualificarlo e rimarrà nel luogo dove si trova adesso (pineta Zerbi, ndr). Non dobbiamo dimenticare che è stato dato alle fiamme e rappresenta un presidio di cultura e legalità".
Il primo cittadino si è detto fiducioso anche sul Lido Comunale, che è "tra le cose non andate bene nel 'primo tempo'": ora "sta rivedendo la luce - ha affermato - grazie a un investimento di 3 milioni di euro da parte della Soprintendenza".

Falcomatà si soffermato anche sulla possibile rigenerazione del rione Candeloro: "Aspettiamo l'ufficializzazione dal Mit per gli oltre 25 milioni di euro da destinare alla riqualificazione del quartiere Candeloro, un'area che potrebbe diventare la nostra Notting Hill".

"Ci apprestiamo a vivere una stagione di grandi cambiamenti", ha concluso il sindaco.