Grande Albergo Miramare, i legali della Sgs: "Perso troppo tempo per colpa della burocrazia". Ma c'è una data per la stipula del contratto

sgsdi Walter Alberio - "Questa mattina abbiamo ricevuto una pec dal Comune: la Sgs è convocata il primo aprile per la stipula del contratto di locazione". A darne notizia, Alessandro Andriani e Fabio Furci, legali della società aggiudicataria del Grande Albergo Miramare, immobile di pregio della città di Reggio Calabria.

"Speriamo sia la volta buona" hanno commentato gli avvocati della Sgs nella conferenza stampa convocata al Cineteatro Metropolitano per denunciare quella che è stata definita dagli stessi "una odissea burocratica". Oggi, però, la novità: "La convocazione di questa conferenza stampa - aggiungono - ha spinto forse il Comune ad accelerare".

Nel corso dell'incontro, gli avvocati hanno ripercorso le tappe della vicenda, a partire dall'aggiudicazione definitiva a Sgs avvenuta nel novembre 2019. La procedura ha quindi subito uno stop con la revoca dell'aggiudicazione da parte del Comune di Reggio Calabria per l'interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Roma a carico della società. I giudici amministrativi hanno sospeso l'efficacia esecutiva della revoca, mentre è ancora pendente al Tar del Lazio il ricorso avverso il controllo giudiziario della Sgs Società Gestione Servizi srl, attiva prevalentemente nel settore dei servizi di pulizia (dalle linee metropolitane della Capitale all'Asp di Reggio Calabria). "Il controllo giudiziario è stato prorogato per un ulteriore anno, ma la società - dicono i legali - è sicura di ottenere una liberatoria da parte della prefettura ai fini dello svolgimento del rapporto contrattuale con il Comune". Vengono dunque avviate le trattative con gli uffici di Palazzo San Giorgio e a febbraio di quest'anno arriva un atto di indirizzo della giunta, che prevede la concessione del Miramare con precisi vincoli per l'affittuario. Su tutti, la rinuncia ad ogni azione risarcitoria e la risoluzione immediata del contratto, senza nulla a pretendere dall'affittuario per le migliorie apportate all'immobile, nel momento esatto in cui dovesse essere eventualmente confermata l'interdittiva antimafia, ovvero la misura di controllo giudiziario cui attualmente è sottoposta la Sgs.

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"Ci sono quindi stati ulteriori incontri, ma, nonostante la società abbia prontamente fornito la documentazione necessaria, fino ad oggi non era stata mai comunicata la data per la stipula del contratto. La parte politica - proseguono gli avvocati - ha fatto ciò che doveva fare, in primis l'assessore Irene Calabrò, mentre i dirigenti comunali hanno incontrato spesso perplessità. Gli atti amministrativi vanno portati avanti dalla burocrazia. I dubbi e le perplessità vanno a discapito della cittadinanza".

Il contratto della durata di 15 anni prevede un canone di locazione annuo di 301mila euro, abbattuto del 50% per i primi quattro anni dall'ultimazione dei lavori di ristrutturazione e adeguamento dell'immobile, che sono a carico dell'affittuario.

Il recupero della struttura ricettiva turistica potrebbe concludersi, secondo gli avvocati, entro la fine del 2021: "Se il primo aprile si procederà con la consegna effettiva dell'immobile, il Miramare potrebbe vedere la luce entro quest'anno. Ma l'obiettivo - sottolineano i legali - era valorizzare la stagione estiva".