Seby Vecchio: “Scopelliti in livelli alti della massoneria”

scopellitigiuseppe 500 25magdi Claudio Cordova - L'ingresso nella massoneria è da inserire tra il 2010 e il 2011. Massoneria ufficiale, quella del Grande Oriente d'Italia, nella loggia "Domenico Romeo" di Reggio Calabria. Seby Vecchio, poliziotto 'ndranghetista oggi collaboratore di giustizia, trascorre qualche anno all'interno dell'Obbedienza massonica, fino a quando viene messo "in sonno", dopo lo scandalo mediatico, scaturito dall'inchiesta "Epilogo", che certificherà la sua partecipazione al funerale (peraltro vietato dal questore dell'epoca) del boss Serraino.

Da quel momento entrerà "in sonno", senza partecipare più a riunioni e senza la possibilità di accedere al Tempio.

Ma, nel periodo passato all'interno della Fratellanza, Vecchio sente parlare ed entra a contatto non solo con la massoneria ufficiale, ma anche con quella "irregolare", come la definisce rispondendo alle domande nel processo "Gotha".

Quella deviata, insomma.

"Il primo a parlarmi della massoneria irregolare fu il commercialista Giovanni Zumbo" afferma. Zumbo è oggi condannato definitivamente per concorso esterno in associazione mafiosa e ora nuovamente imputato nel procedimento "Gotha". Ma, negli anni in cui si relaziona con Vecchio, è un commercialista molto ben inserito negli ambienti giudiziari (essendo anche custode dei beni sequestrati) e in stretto contatto con i Servizi Segreti. Proprio per il suo doppio gioco con 'ndrangheta e 007 verrà condannato, con riferimento alle "spiate" fatte a casa del boss Giuseppe Pelle o ai depistaggi messi in atto nella vicenda del ritrovamento di un'auto, piena zeppa di armi, sul percorso che doveva fare l'allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita a Reggio Calabria: "Zumbo mi parlò di una loggia deviata a Messina, dove si poteva entrare in contatto con figure influenti" afferma Vecchio.

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I rapporti con la 'ndrangheta, quindi, non erano il solo grimaldello per scalare la gerarchia del potere. Un ruolo fondamentale era (ed è) rivestito dalla massoneria: "Alberto Sarra ha tentato di entrare nel Grande Oriente d'Italia, mentre Caridi mi ha detto che non perdeva tempo a entrare nel GOI. Non era massone, ma aveva rapporti con la massoneria" spiega Vecchio. Discorso diverso per l'allora sindaco di Reggio Calabria, uomo fortissimo del centrodestra calabrese, tanto da diventare presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Scopelliti: "Era ad alti livelli nella massoneria messinese" scandisce in aula Vecchio.

Un ruolo fondamentale, in questo "mondo di mezzo", sarebbe stato rivestito dall'avvocato ed ex parlamentare Paolo Romeo, considerato a capo della cupola massonica della 'ndrangheta. Vecchio lo paragona prima a Cristiano Ronaldo, poi precisa: "Tutte le decisioni passavano da Paolo Romeo, era il Dio della 'ndrangheta e della politica".