Processo "Cosa Mia": 5 ergastoli e oltre 400 anni di carcere alle cosche di Palmi (RC)

tribunaledi Claudio Cordova - E' una pioggia di anni di carcere quella che si abbatte sulla potente cosca Gallico di Palmi. La Corte d'Assise di Silvia Capone ha avvalorato – in maniera pressoché totale – l'impianto accusatorio portato avanti, in oltre cento udienze, dai pubblici ministeri della Dda di Reggio Calabria, Roberto Di Palma e Giovanni Musarò nell'ambito del processo "Cosa Mia", che ha ricostruito una serie di omicidi, ma anche le ingerenze della 'ndrangheta negli appalti della autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Proprio per i fatti di sangue, la Corte ha comminato ben 5 ergastoli: per Domenico Gallico, Giuseppe Gallico, Lucia Giuseppa Morgante, Salvatore Morgante, Carmine Demetrio Santaiti.

Nel dettaglio, la Corte d'Assise di Palmi ha condannato: Antonio Bruzzise a 16 anni di reclusione, Carmelo Bruzzise a 20 anni di reclusione, Elena Bruzzise a 7 anni di reclusione, Fortunata Bruzzise a 7 anni di reclusione, Giovanni Bruzzise a 9 anni di reclusione, Giuseppe Bruzzise a 25 anni di reclusione, Vincenzo Bruzzise a 14 anni di reclusione, Vincenzo Cambareri a 7 anni e 6 mesi, Antonino Giovanni Campagna a 2 anni di reclusione, Domenico Vincenzo Campagna a 2 anni di reclusione, Roberto Caratozzolo a 5 anni, Carmela Carbone a 9 anni, Antonino Ciappina a 18 anni, Antonino Costa a 12 anni, Antonio Costantino a 13 anni e 6 mesi, Francesco Cutrì a 14 anni e 9 mesi, Maria Ditto a 2 anni, Carmine Gaglioti a 12 anni e 9 mesi, Mariangela Gaglioti a 12 anni, Pasquale Galimi a 5 anni e 6 mesi, Antonino Gallico a 19 anni e 6 mesi, Rocco Gallico a 21 anni di reclusione, Teresa Gallico a 22 anni e 9 mesi, Matteo Gramuglia a 14 anni, Pasquale Mattiani a 3 anni, Alfredo Morabito a 10 anni, Filippo Morgante a 18 anni e 6 mesi, Vincenzo Oliverio a 9 anni, Giuseppe Papasergi a 3 anni e 6 mesi, Fortunato Princi a 2 anni, Diego Rao a 10 anni, Carmelo Sciglitano a 15 anni, Domenico Sciglitano a 17 anni, Vincenzo Sciglitano a 12 anni, Maria Carmela Surace a 14 anni e 3 mesi, Vincenza Surace a 9 anni.

In tutto oltre 400 anni di carcere.

Pochissime le assoluzioni: Vincenzo Gramuglia, Rocco Salvatore Gaglioti, Antonio Cilona e Vincenzo Galimi. La Corte d'assise di Palmi ha disposto la trasmissione degli atti alla Dda di Reggio Calabria riguardanti Giuseppe Gallico in merito all'omicidio di Salvatore Gullo e Carmelo Ditto. Sono stati trasmessi gli atti alla Procura anche in relazione alle testimonianze di cinque persone. Già nel gennaio del 2012 si era concluso il processo con rito abbreviato che aveva portato alla condanna di altre 22 persone.

Il procedimento vede alla sbarra i vertici dei clan Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano di Palmi, e i Bruzzise-Parrello del "locale" di Barritteri e Seminara. Lavori sulla A3, omicidi di mafia, ma anche estorsioni e violenze nei confronti di chiunque si rapportasse con le cosche. Secondo le indagini della Dda, le famiglie della Piana intascavano la tangente del 3% sul capitolato d'appalto dei lavori della Salerno Reggio Calabria: si tratta della cosiddetta tassa di "sicurezza sui cantieri". Somme non indifferenti che il Contraente Generale (il Consorzio Scilla, formato da Impregilo S.p.a. e Condotte S.p.a.) avrebbe versato ai rappresentanti della 'ndrangheta, i quali a loro volta provvedevano a ripartire le quote ai vari rappresentanti delle 'ndrine legittimate alla spartizione. Un controllo capillare della 'ndrangheta con una chiara divisione della A3 in zone di competenza, con riferimento ai territori "amministrati" dalle varie cosche.