di Francesca Gabriele - È una di quelle persone che riesce a rendere affascinante anche una tematica fredda come quella della Scuola e persino riesce a rendere meno pesante la Legislazione scolastica che non è proprio una passeggiata capirla ed interpretarla. Lucio Ficara, docente, sindacalista e giornalista è tra le colonne portanti di Tecnica della Scuola che oramai è tra i portali più seguiti a livello nazionale. In tutto questo riesce ad essere anche marito e padre: "Per me – ci ha spiegato - il lavoro è importante, ma nella scala dei valori, prima di tutto c'è la famiglia, per fortuna è una famiglia che mi sostiene e mi segue molto nel lavoro che svolgo".
Dietro il portale "La Tecnica della Scuola" c'è anche il suo lavoro. Il portale è sempre più seguito ed è punto di riferimento per insegnanti, precari, studenti e tutto quello che gravita intorno alla Scuola. Com'è nata l'idea di costruire un giornale on line specifico sulla Scuola?
"Tecnica della Scuola" è nata settant'anni fa ed è diventata ben presto il punto di riferimento dell'informazione scolastica nazionale. Sono entrato a scrivere come giornalista per questa gloriosa testata specialistica nel settore della scuola circa dieci anni fa. Quando sono entrato a "La Tecnica della Scuola" ho fatto parte della redazione sia per quanto riguarda la rivista scritta in carta stampata, sia per quanto riguarda il sito online. Oggi ""La Tecnica" ha abbandonato la carta stampata, ed è tra i quotidiani online della scuola più seguiti in Italia. Un sito specializzato in temi scolastici che è diventato un punto di riferimento per dirigenti scolastici, direttori dei servizi amministrativi, docenti di ruolo e non di ruolo, per tutto il personale Ata, famiglie e studenti. Ultimamente la redazione ha attivato un canale per le dirette live Facebook e Youtube, dove si trattano temi di legislazione scolastica, normativa e argomenti tecnici molto utili per il personale scolastico. Io studioso di normativa scolastica da oltre trent' anni, con un'esperienza sindacale ventennale, ho deciso di fare opera divulgativa accettando di entrare a fare parte di questa storica testata giornalistica.
Si aspettava che il portale raggiungesse un tale seguito e che Reggio Calabria divenisse un punto di riferimento nazionale per l'informazione scolastica?
Il portale ha un grandissimo seguito ed io, da Reggio Calabria, svolgo un servizio di consulenza per tutta Italia. Rispondo giornalmente a decine di domande poste alla nostra redazione, quotidianamente pubblico articoli di carattere normativo e risolvo anche molti casi spinosi che riguardano la quotidianità delle nostre scuole. Essendo un logo, quello di "Tecnica della Scuola", storico, non c'erano dubbi sul fatto che il portale diventasse un riferimento nazionale per l'informazione scolastica.
Quanto lavoro c'è dietro "La Tecnica della Scuola"?
"La Tecnica della scuola" vive del lavoro di una redazione di professionisti qualificati, c'è un lavoro di squadra notevole. Con la redazione ci incontriamo molto spesso in videoconferenza per confrontarci, siamo sparsi in tutta Italia, io a Reggio Calabria, il direttore a Roma e il vicedirettore in Piemonte, gli editori a Catania. Si lavora tanto per preparare articoli normativi, notizie di attualità scolastica, notizie di politica scolastica e per preparare le famose dirette live che hanno un grandissimo successo e sono molto seguite dai nostri lettori.
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Da lettrice attenta e assidua del portale leggo anche interventi qualificati sulle cattedre vuote e insegnanti che aspettano di prendere servizio. Che cosa sta accadendo?
Il problema delle cattedre vuote e degli insegnanti che aspettano di prendere servizio è un problema atavico della scuola italiana, quest'anno il problema si è aggravato maggiormente perché si è arrivati in ritardo, con molti errori e disattenzioni, a fare le graduatorie GPS e di Istituto e a fare le relative convocazioni. Il problema del Covid-19 non ha certamente aiutato e il numero delle cattedre scoperte ha raggiunto livelli record.
Tutti in cattedra a gennaio?
Questo è il volere politico della ministra Lucia Azzolina, ma per la verità le disposizioni sono di un rientro graduale, dal 7 gennaio al 15 gennaio solo il 50% degli studenti dei licei, tecnici e professionali tornerà a scuola in presenza, l'altro 50% resterà collegato da casa a distanza. L'entrata a scuola, secondo un'organizzazione territoriale disposta dalla Prefettura, sarà scaglionata con orari diversificati. La mia opinione, senza volere fare la "Cassandra", è che non siamo pronti al rientro, nemmeno graduale e scaglionato, corriamo il rischio concreto che la scuola, come è già accaduto nella seconda ondata, debba tornare a distanza entro la prima metà di febbraio.
A proposito di cattedre lei è dirigente regionale della Flc Cgil ed esperto nazionale di Normativa scolastica. Ancora gli ex Provveditorati sono alle prese con le convocazioni da Gps ed intanto dalle scuole i capi d'Istituto convocano docenti. Rientra nella normalità tutto questo?
Arrivare a dicembre senza avere coperto tutte le cattedre vacanti e disponibili attraverso le GPS non rientra affatto nella normalità, ma come sindacato avevamo già previsto che ci sarebbe stato questo problema. La Flc Cgil aveva proposto alla ministra Azzolina di non avventurarsi con il concorso a cattedra straordinario per il ruolo, che tra l'altro è stato interrotto a causa del Covid-19, ma di redigere graduatorie per titoli e servizi per immettere in ruolo e coprire definitivamente molte cattedre. La Ministra ha deciso altrimenti e i ritardi sono evidenti e sotto gli occhi di tutti.
Lei è anche docente in un liceo di Reggio Calabria. I suoi studenti come stanno vivendo questi periodi di didattica a distanza?
Insegno da dieci anni Matematica e Fisica al Liceo scientifico "Leonardo da Vinci" di Reggio Calabria, dopo una lunga gavetta in giro per l'Italia di circa un ventennio. I miei studenti di quinta sono preoccupati per gli esami di Stato 2020/2021, ancora dal Ministero non è dato sapere che tipo di esame sarà. Si naviga a vista, senza conoscere se le commissioni saranno tutte interne con un Presidente esterno, oppure se ci sarà una commissione mista, composta da tre membri esterni più Presidente esterno e tre membri interni. Non sappiamo nemmeno se ci saranno le prove scritte, oppure se si svolgerà, come è stato fatto l'anno scorso, una solo prova di colloquio orale. I miei studenti stanno vivendo con malinconia la didattica a distanza, ma stanno apprezzando notevolmente l'impegno dei loro docenti nell'adattarsi ad una nuova strategia didattica e a un nuovo modo di valutare gli studenti per il loro lavoro svolto da casa. Siamo tutti consapevoli che la scuola è presenza, la scuola è emotività da vivere insieme, la scuola è socialità...Nulla potrà mai sostituire la scuola in presenza, ma bisogna riconoscere che la Didattica digitale integrata è stata una scialuppa di salvataggio per evitare il "naufragio della conoscenza".
Colonna di Tecnica della Scuola, docente, sindacalista, esperto di Normativa scolastica e giornalista. Come concilia tutto questo con la sua vita privata?
L'impegno professionale è notevole, non bastano le 24 ore per svolgere tutto. Preparare tutti i materiali delle lezioni, risolvere i tanti problemi sindacali che quotidianamente affronto sul territorio di Reggio Calabria e provincia, fare consulenza e scrivere articoli per La Tecnica della Scuola, mi riempie la giornata. Per fortuna ho una moglie e due figli, la più grande laureata in Ingegneria elettronica e il più piccolo studente del Liceo scientifico "Leonardo da Vinci", che mi aiutano tanto e mi supportano. Per me il lavoro è importante, ma nella scala dei valori, prima di tutto c'è la famiglia, per fortuna è una famiglia che mi sostiene e mi segue molto nel lavoro che svolgo.