Rapina al supermarket di Delianuova (RC): due condanne e un'assoluzione in primo grado

delianuovarapina-supermercatoDue condanne e un'assoluzione per la rapina al supermercato Crai di Delianuova, che nell'aprile 2012, costò la vita al titolare della rivendita e a uno dei giovani artefici. Al termine del giudizio abbreviato, il Gup di Palmi ha condannato a trent'anni di reclusione ciascuno Giuliano Napoli e Antonino Festa, ritenuti responsabili dell'omicidio di Giuseppe Antonio Strano, 48enne rimasto ucciso nel raid. Il Gup di Palmi ha invece assolto per insufficienza di prove un altro dei presunti rapinatori, Giuseppe Papalia, che era stato arrestato successivamente. L'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore di Palmi, Enzo Bucarelli, ha cercato dunque di ricostruire le dinamiche di quella tragica sera del 7 aprile 2012, sabato, giorno immediatamente antecedente alla Santa Pasqua: in quell'occasione oltre a Strano, rimarrà ucciso anche uno dei giovani, Luigi Napoli, il cui corpo verrà abbandonato dai fuggiaschi sulla via dell'allontanamento.

I banditi entrarono poco prima dell'orario di chiusura nel supermercato Trovatutto, in pieno centro, con l'intenzione di svuotarne le casse. Da quel momento si scatenerà il far west: per Strano non ci sarà nulla da fare, mentre il giovane Napoli morirà sulla via della fuga, venendo abbandonato sul selciato dai complici. Subito scatteranno le indagini degli inquirenti che porteranno all'arresto di Antonino Festa, mentre Giuliano Napoli (cugino della vittima, Luigi Napoli) si consegnerà poche ore dopo. Da ultimo verrà arrestato Giuseppe Papalia: il giovane è l'unico a essere stato assolto dal Gup. I suoi legali di fiducia, l'avvocato Nico D'Ascola, l'avvocato Marco Panella e l'avvocato Domenico Minasi sono riusciti a dimostrare l'insufficienza di prove, ottenendo l'assoluzione e l'immediata scarcerazione.

Niente da fare, invece per Giuliano Napoli e Antonino Festa (difesi rispettivamente dall'avvocato Spatafora e dall'avvocato Contestabile): entrambi hanno rimediato una condanna a 30 anni di reclusione. Il Gup ha inoltre disposto il rinvio a giudizio per Michele Strano, fratello della vittima, che deve rispondere dell'omicidio del giovane Luigi Napoli, ma che ha scelto di essere giudicato con la fomula del rito ordinario.