Primo maggio, Flai Cgil Gioia Tauro: “Premiare con la regolarizzazione i migranti braccianti agricoli”

"E' un primo maggio del tutto inedito quello che ci apprestiamo a vivere quest'anno nella piana di gioia tauro; una festa del lavoro inedita, atipica, piena di incertezze e di paure, dettate dall'emergenza coronavirus, un'emergenza, sanitaria, sociale ed economica, difronte alla quale il mondo si è visto inchinare inesorabilmente. Una festa che senza ombra di dubbio va dedicata alle centinaia di lavoratori morti affetti dal covid-19 e a tutte le loro famiglie che hanno visto andare via per sempre i loro cari. Un primo di maggio dedicato ovvio a tutti i lavoratori, ma soprattutto a quelli che hanno combattuto al fronte il nemico invisibile, i medici e gli infermieri nonché i lavoratori migranti braccianti agricoli - che come Flai Cgil rappresentiamo-, i quali con il loro sacrificio e senza alcuna tutela sanitaria e contrattuale hanno permesso che la filiera dell'agroalimentare non si fermasse e che i prodotti agricoli raccolti giungessero sulle nostre tavole. Ci troviamo quindi d'innanzi a due categorie di lavoratori del tutto differenti per ruoli e per funzioni ma che tutte e due andrebbero premiate. I primi con un attestato di glorificazione per quanto hanno fatto e stanno facendo, i secondi invece, i braccianti con la giusta regolarizzazione, la quale consentirebbe loro di avere una iscrizione anagrafica, sanitaria ed un medico di base.

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"La fase cosiddetta 2 è partita, ma loro che sono stati sempre fuori fase, ancora una volta non se ne sono accorti ed è per questo che bisogna renderli visibili e renderli artefici del proprio destino. Tutti i lavoratori hanno bisogno di un ritorno al lavoro sicuro ampiamente pianificato e gestito, in sostanza un ritorno al lavoro, dignitoso. Si deve ripartire col giusto appiglio senza tralasciare niente e nessuno e ripartire da un lavoro in sicurezza in cui le aziende garantiscano correttamente oltre che il giusto salario, l'incolumità di chi ci lavora mediante dispositivi di prevenzione individuale e la costante sanificazione dei locali. Conseguentemente si deve combattere e far fronte alla precarietà con un piano di stabilizzazione e non certo con l'introduzione dei voucher tanto discussi ultimamente. La precarietà non va istituzionalizzata, ma combattuta. Sperando che le cose cambino e che la ruota inizi a rigirare fortunosamente auguriamo a tutti una buona e tranquilla festa dei lavoratori". E' quanto si legge in una nota di Rocco Borgese, segretario generale Flai Cgil Gioia Tauro.