Link@ut, la start up per l’autismo che abbatte le barriere con la formazione: presentato il progetto a Bovalino (RC)

Linkut-presentazionedi Mariateresa Ripolo - Oggi in Italia ci sono più di 600 mila persone affette da autismo, un disturbo del neurosviluppo di cui si parla ancora poco ma che interessa in Italia, secondo le statistiche, un bambino su 77. «Ho fondato Linkaut per permettere alle famiglie con figli affetti da autismo di trovare delle oasi nel deserto», ha spiegato il riminese Enrico Maria Fantaguzzi, che partendo dalla propria esperienza personale in quanto padre di Tommaso, un ragazzo autistico di 23 anni, ha ideato una start up innovativa che si occupa di formare il personale di attività commerciali all'accoglienza consapevole di persone affette da autismo. Alberghi, negozi, ristoranti, farmacie, più di 500 persone si sono formate ad oggi attraverso "Link@ut". La presentazione del progetto a Bovalino – alla quale sono intervenuti anche Filippo Musitano, assessore alle Politiche Sociali, Daniela Zavaglia, presidente dell'Associazione "Per Noi e Dopo di noi", Maria Rita Canova, Garante per la persona disabile, e Francesca Racco, Garante per l'infanzia e l'adolescenza – è la prima al Sud Italia: «Portarla qui significherebbe tantissimo per Linkaut perché vorrebbe dire che possiamo arrivare anche al Sud, stiamo facendo fatica da questo punto di vista.

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Le aziende che hanno una rete commerciale anche al Sud prima preferiscono riempire il Nord. Questa potrebbe essere un'occasione per permetterci di aprire altri canali per il Sud».
L'obiettivo è quello di creare una "Linkaut Land", ossia, un intero territorio sensibile che si impegni ad accogliere nel migliore dei modi persone con autismo e le loro famiglie, una soluzione innovativa, quella di Fantaguzzi, per cercare di combattere quelle barriere invisibili tra la comunità e l'autismo che rendono impossibile la vita degli individui che ne sono affetti e delle loro famiglie.
«Sarebbe stato forse più semplice trovare delle risorse per aderire a progetti assistenzialistici, ma la vera sfida per noi è quella di riuscire a formare i commercianti perché formando loro si forma la comunità. Questi ragazzi hanno tutto il diritto di vivere il paese e per farlo è necessario che ci sia una comunità pronta ad accoglierli», ha sottolineato Filippo Musitano, Assessore alle Politiche Sociali, che ha poi concluso: «Per la nostra Amministrazione è fondamentale formare una comunità inclusiva, il nostro obiettivo è far diventare Bovalino il paese dell'inclusione».
Un'idea, quella di proporre l'adesione a Linkaut contattandone l'ideatore Fantaguzzi, nata grazie all'intuizione di Daniela Zavaglia, presidente dell'Associazione "Per Noi e Dopo di noi": «È fondamentale pensare ad una comunità che sia in grado di avere una consapevolezza nel relazionarsi con persone con autismo e con le loro famiglie in maniera sensibile e attenta, investire sulla formazione è sempre positivo perché permette alle persone di conoscere e di saper affrontare una situazione».


Insomma, si tratterebbe di un'occasione per migliorare dal punto di vista sociale la condizione di tante famiglie e ragazzi che a causa della malattia potrebbero trovarsi in situazioni di grande disagio, ma non solo, infatti, ci ha spiegato Enrico Maria Fantaguzzi: «Linkaut è una start up innovativa che si occupa di accoglienza consapevole delle persone con autismo ma si occupa anche di creare uno strumento di marketing che permetta di far vincere le aziende perché crea un mercato nuovo. Vincono tutti e si cresce tutti insieme».