di Claudio Cordova - Inizialmente i sospetti sulla scomparsa erano finiti su Pasquale Condello. Un'idea sufficiente per poter scatenare una faida sanguinosissima. Sarà lo stesso "Supremo", però, a intervenire, fugando ogni dubbio sulla sua intromissione. La scomparsa di Paolo Schimizzi, di cui si perderanno le tracce nel settembre 2008, proprio quando è indicato come uomo più carismatico delle nuove leve del clan Tegano, sarebbe una questione interna alla cosca.
La circostanza sull'iniziale sospetto nutrito nei confronti della famiglia Condello è stata raccontata dal collaboratore di giustizia Consolato Villani, nell'ambito del controesame del processo "Archi-Astrea", celebrato proprio contro il clan Tegano e contro le infiltrazioni nella Multiservizi, la società mista del Comune finita nella bufera nei mesi antecedenti allo scioglimento per contiguità con la 'ndrangheta dell'Ente. Nella precedente udienza, al cospetto del Collegio presieduto da Giuseppe Campagna, il pentito Villani aveva risposto alle domande del pubblico ministero Giuseppe Lombardo, che da anni indaga sulle cosche cittadine. Oggi è stata invece la volta del controesame, con le domande, tra gli altri, degli avvocati Carlo Morace e Francesco Calabrese.
Quest'ultimo si è soffermato soprattutto sulle dinamiche criminali relative alla zona di Santa Caterina, un quartiere che da anni sarebbe sotto l'egida del clan Tegano per mezzo di uomini fidati come Carmelo Murina, condannato alcuni mesi fa a diciannove anni di reclusione per associazione mafiosa in uno stralcio del procedimento "Agathos".
I protagonisti dell'indagine e del procedimento sono dunque i Tegano che, attraverso una serie di società e di prestanome, tra cui il commercialista-spione Giovanni Zumbo, avrebbero messo le mani sulla Multiservizi, la cui infiltrazione mafiosa sarà tra le principali cause che porteranno il Consiglio dei Ministri a sciogliere il Comune di Reggio Calabria. E anche nel controesame di Villani (che ha ripercorso anche i rapporti tra i Lo Giudice e la famiglia Condello) i protagonisti sono proprio i discorsi sui Tegano e sulle dinamiche criminali che ruoterebbero attorno al clan di Archi.
Tra queste anche la scomparsa del potentissimo Paolo Schimizzi. Un caso di "lupara bianca" ancora irrisolto su cui inizialmente sarebbe aleggiato lo spettro di Pasquale Condello. In realtà, dietro il "caso Schimizzi" potrebbe celarsi un regolamento di conti interno proprio ai Tegano.