Il Gup di Reggio Calabria, Valentina Fabiani, ha inflitto dure condanne a gran parte degli imputati del procedimento "Cumps – Banco Nuovo", scaturito dall'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha colpito le cosche egemoni sui centri di Brancaleone, Africo e Bruzzano Zeffirio, i nuovi assetti organizzativi e i ruoli rivestiti dagli affiliati, rimodellati all'indomani della "pace" raggiunta dalle cosche dopo la sanguinosa faida di Africo-Motticella, che aveva visto affermarsi i gruppi Palamara-Scriva e Mollica-Morabito. La riorganizzazione degli assetti della 'ndrangheta sul territorio di Brancaleone ha dato origine ad un "Banco nuovo", ovvero una nuova locale caratterizzata dalla spiccata tendenza degli affiliati a controllare i lavori e le opere pubbliche del comune. Le indagini hanno portato, altresì, alla luce l'esistenza di una pericolosa cellulare di 'ndrangheta, di nuova generazione, definita "CUMPS", composta da una serie di soggetti che si ritengono dominatori incontrastati del territorio di Brancaleone (RC) e non esitano ad effettuare azioni eclatanti pur di affermare il loro predominio, disponendo di armi ad elevato potenziale offensivo.
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Le condanne più dure riguardano Alessio e Nicola Falcomatà, nonché a Giuseppe Morabito, puniti con 20 anni di reclusione. Per quanto riguarda Salvatore Ielo (difeso dagli avvocati Fabio Tuscano, del foro di Reggio Calabria e Maria Rossana Ursino, del foro di Paola), è stato assolto dal reato associativo, esclusa la recidiva contestata è dichiarata perdita di efficacia della misura applicata.
L'operazione congiunta tra Polizia e Carabinieri scattò nel novembre 2017 con numerosi arresti. La sentenza pronunciata dal Gup Fabiani riguarda i soggetti che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. È stata accertata la persistente intrusione della 'ndrangheta nella gestione dei lavori e delle opere pubblici, sia per quanto concerne il movimento terra, il trasporto e la fornitura di materiali inerti, sia con riferimento alla fornitura di mezzi e di manodopera, oltre che al pesante condizionamento degli organi istituzionali pubblici. 'Ndrangheta selvaggia, che non avrebbe esitato a minacciare imprenditori e amministratori locali per infiltrarsi nei lavori della rete idrica e fognaria, ma anche del cimitero di Brancaleone, nonché della stazione dei Carabinieri di Africo.
Il dettaglio della sentenza emessa dal Gup Fabiani:
Michele Ascone assolto
Paolo Benavoli 8 anni e 8 mesi
Giovanni De Cicco Cuda assolto
Alessio Falcomatà 20 anni
Nicola Falcomatà 20 anni
Massimo Emilio Ferraro 18 anni
Giuseppe Forgione 6 anni
Cosimo Forgione 10 anni e 8 mesi
Giuseppe Gallo 7 anni
Salvatore Ielo 6 anni e 6 mesi
Fortunato Legato 1 anno
Pasquale Lombardo 9 anni e 4 mesi
Daniele Manti 4 anni e 8 mesi
Bartolo Morabito 16 anni
Giovanni Morabito assolto
Giuseppe Morabito 20 anni
Natale Morabito 13 anni e 4 mesi
Pasquale Morabito 14 anni
Filippo Palamara 16 anni
Giuseppe Palamara 18 anni
Salvatore Palamara 17 anni e 4 mesi
Saverio Palumbo 8 anni e 4 mesi
Francesco Patea 9 anni e 3 mesi
Lavinia Patea assolta
Pietro Perrone assolto
Antonio Piccolo 8 anni e 2 mesi
Antonio Toscano assolto
Antonino Vadalà 1 anno
Benedetto Zappia classe 1978 8 anni
Antonino Zappia classe 1982 9 anni e 4 mesi
Benedetto Zappia classe 1972 13 anni e 4 mesi
Fabio Trunfio assolto