""Assolto perché il fatto non sussiste", con questa formula la sezione collegiale del Tribunale penale di Reggio Calabria ha posto fine a un procedimento che vedeva imputato il Dirigente comunale attualmente sospeso dal servizio per avere, nell'esercizio delle sue funzioni dirigenziali, asseritamente omesso di provvedere alla risoluzione di un inconveniente idrico verificatosi a ridosso del quartiere cittadino di Vito superiore nell'anno 2013". E' quanto comunica in una nota l'avvocato Massimo Canale, legale del dirigente comunale.
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"L'attività dibattimentale ha dimostrato il prevalere della linea difensiva, - continua ancora Canale - invero portata avanti fin dall'udienza preliminare, a riprova che si è trattato di un procedimento che non avrebbe dovuto nemmeno essere portato a dibattimento.
E' stato ampiamente dimostrato nel corso del processo che, anche in questa vicenda, la condotta del Dirigente comunale e dei propri collaboratori è stata improntata all'efficienza e costantemente orientata alla risoluzione del problema emerso nel corso dell'estate dell'anno 2013 a seguito della segnalazione di un Cittadino successivamente costituitosi parte civile.
L'efficacia dell'approccio difensivo è stata altresì dimostrata dal fatto che lo stesso rappresentante della pubblica accusa in esito al dibattimento non si è potuto esimere dal richiedere l'assoluzione essendo stata pienamente confermata dai testimoni escussi l'assoluta estraneità del Cammera ai fatti contestati.
Con la sentenza si è altresì rigettata la richiesta di risarcimento del danno avanzata dalla parte civile e la motivazione è stata riservata in novanta giorni".
L'avv. Massimo Canale esprime, infine, "viva soddisfazione in quanto quest'ultima sentenza contribuisce a restituire gradualmente all'arch. Marcello Cammera la propria reputazione professionale dopo anni di gogna giudiziaria e mediatica".