Tra le specie vegetali più rappresentative del basso jonio reggino il Ginepro Fenicio è certamente la specie più a rischio di estinzione, pur caratterizzando uno dei paesaggi più suggestivi del Mediterraneo. Proprio per questo l'Associazione Italiana Agricoltura Biologica Calabria (AIAB Calabria), grazie anche al supporto scientifico del Prof. Giovanni Spampinato (Dipartimento di Agraria dell'Università "Mediterranea" di Reggio Calabria), ha avviato un progetto di recupero e conservazione del Ginepro Fenicio di cui si enunceranno le attività nel seminario di apertura Giovedì 27 Giugno 2019 alle ore 18:00 presso il Centro Giovanile "P. Valerio Rempicci" a Condofuri (RC). Il progetto "Conservazione, Monitoraggio, Ripopolamento e Ripristino dell'habitat della macchia dell'Oleo-Juniperetum turbinatae – Area SIC IT9350145 Fiumara Amendolea e Area SIC IT9350141 Capo San Giovanni", finanziato POR Fesr-Fse – Calabria 14/20 – Asse 6 – Piano di Azione 6.5.A.1– Sub-Azione 2, mira a conservare e valorizzare il Ginepro Fenicio (Juniperus Phoenicea L. subsp. turbinata (Guss.) Nyman), e con esso tutto l'habitat di sviluppo tipico delle zone costiere dell'area Grecanica. Tra le azioni sono previste indagini per l'identificazione della specie e la mappatura degli esemplari presenti nelle diverse località del territorio, con particolare interesse a quelle ubicate nel bacino idrografico dell'Amendolea e di Capo San Giovanni, dove sono presenti piante secolari, di straordinaria bellezza. Tutte informazioni che confluiranno in un database informatico grazie al quale sarà possibile localizzare questa straordinaria specie della biodiversità mediterranea.
--banner--
Il progetto s'inserisce in un disegno strategico di salvaguardia di habitat peculiari (Aree SIC), attualmente in stato di abbandono, nonostante siano luoghi del paesaggio grecanico particolarmente apprezzati non solo dagli escursionisti. Prevede inoltre uno studio sulle fonti storiche e ricerche destinate a comprendere l'uso che questa particolare specie rivestiva tra le comunità grecaniche della Calabria meridionale, dove la piante è chiamata Clethro, così come si riscontra il una cronaca bovese del Settecento, in cui si ricorda la consuetudine di estrarre gomme resinose profumatissime. Oltre alla partecipazione di professionisti del settore, enti ed aziende locali, il progetto prevede il coinvolgimento di vivai, in cui saranno attivati i protocolli di implementazione della specie finalizzati al ripopolamento del ginepro fenicio nei siti SIC dell'Area Grecanica. Infine è prevista l'attivazione di una borsa di studio sul tema, che darà la possibilità di approfondire ancora di più aspetti naturalistici e scientifici di questa particolare specie ad interesse mondiale". Intervengono al seminario Giovanni Spampinato, docente del Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, Giovanni Aramini, Dirigente del Settore Parchi ed Aree Naturali Protette (Regione Calabria) e Pasquale Faenza, Conservatore dei beni culturali, che parlerà sulle opportunità di sviluppo turistico connesse al paesaggio del ginepro fenicio nell'Area Grecanica.