Il Partito Comunista intende celebrare il Primo Maggio "non con semplici slogan, ma parlando dei problemi dei lavoratori a cui questa data è dedicata.
Per questi motivi il Partito ha fatto affiggere in Città (frazioni comprese) un manifesto che, più che un augurio di buone feste, esprime una denuncia delle condizioni di lavoro attuale".
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"Di fatti il manifesto si apre con due nuvolette, la prima sottolinea che lo stipendio medio di un lavoratore nella zona si aggira intorno ai 500 euro con i quali è possibile pagare solo l'affitto, una bolletta e la fame, mentre la seconda, riferita all'abitudine di far lavorare il personale a nero, dice "Ma se mi faccio male, almeno, mi portate in ospedale, o mi farete morire occultandomi?".
Ma ancora più significative risultano le due frasi centrali del manifesto, una dice "Oggi, 1° Maggio Festa del Lavoro, io lavoro come tutti i giorni, il padrone è in ferie come tutti i giorni". L'altra invece segna la differenza della durata della giornata e della settimana lavorativa tra Europa, Italia e Calabria. Qui uno specchietto spiega che il Europa la settimana lavorativa è di 35 ore (7 ore al giorno per 5 giorni), in Italia è di 40 (8 ore al giorno per 5 giorni), mentre il Calabria è di 66 (10 ore al giorno per 6 giorni).
Il manifesto conclude con due affermazioni "Tutto il mio tempo e la mia vita per il lavoro, nemmeno un minuto per me e la famiglia" e, infine, "Per chi è Festa del Lavoro? Lavoratori, riprendiamoci il Primo Maggio"".