Omicidio Bruciafreddo, ergastolo per Antonio Perla

reggiocalabria cedirdi Claudio Cordova - La Corte d'Assise di Reggio Calabria ha condannato all'ergastolo il giovane Antonino Perla, ritenuto l'assassino di Eduardo Bruciafreddo, ucciso a Reggio Calabria il 3 agosto 2010. Dopo alcune ore di camera di consiglio, la Corte presieduta da Vincenzo Pedone ha accolto l'impianto accusatorio del pubblico ministero Antonella Crisafulli, comminando il carcere a vita per il giovane Perla. Bruciafreddo, pregiudicato per reati di droga, verrà freddato sull'uscio di casa con tre colpi di pistola calibro 7,65 che lo raggiunsero al torace e alla gola. Nel corso della propria requisitoria, il pm Crisafulli ha ripercorso le fasi e le deposizioni del complesso dibattimento, in cui hanno sfilato in aula, al cospetto della Corte d'Assise presieduta da Vincenzo Pedone, decine di persone.

Secondo le indagini, svolte alcuni mesi fa dalla Polizia di Stato, pochi giorni prima del delitto, Bruciafreddo sarebbe stato notato con un ematoma sotto l'occhio sinistro, causato dalla lite avuta con Perla presso il locale "Gatto Matto", ubicato nei pressi del tapis roulant di Reggio Calabria. Il giovane Perla è figlio di quel Matteo Perla, detto Giorgio, ritenuto dagli inquirenti un personaggio assai vicino alle cosche del rione Modena-Ciccarello, le famiglie Borghetto e Zindato.

Saranno soprattutto le dichiarazioni del fratello di Bruciafreddo, Maurizio, a portare Perla a processo. Dichiarazioni che i legali di Perla, Carlo Morace e Francesco Calabrese, hanno duramente contestato nelle proprie arringhe difensive e nelle repliche all'intervento del pm Crisafulli, definendole contraddittorie e ondivaghe. Dichiarazioni, quelle invece dei testimoni ascoltati in aula, che assai spesso hanno rasentato la reticenza, provocando anche i richiami del presidente Pedone.

Secondo le testimonianze, l'assassino di Bruciafreddo si sarebbe allontanato nell'oscurità, venendo notato e riconosciuto. Nell'udienza del 18 marzo scorso, il pm Crisafulli aveva dunque invocato il carcere a vita per il giovane Perla, poco più che 20enne.