"L' 8 gennaio la famiglia Pellegrino verrà sfrattata perché non ha potuto pagare l' affitto e andrà a dormire sulla strada, perché il Comune non gli ha assegnato un alloggio come invece dovrebbe .
Dal mese di giugno 2018 la famiglia Pellegrnio ha richiesto al Comune l'assegnazione di un alloggio per emergenza abitativa, secondo l'articolo 31 della legge regionale nr 32/1996 ed il relativo regolamento comunale, ma non ha avuto assegnato l'alloggio e neppure ha ricevuto una risposta". E' quanto si può leggere nella nota dell'sservatorio sul disagio abitativo formato da Un Mondo Di Mondi, CSOA Angelina Cartella, Società dei Territorialisti/e Onlus, Centro Sociale Nuvola Rossa, Comitato Solidarietà Migranti, Reggio Non Tace e Collettiva AutonoMia.
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"E' evidente che la sorte delle famiglie che rischiano di finire per strada e che hanno diritto all'assegnazione di un alloggio popolare non sembra essere una finalità dell'Amministrazione comunale, nonostante l'esistenza del settore comunale di edilizia residenziale pubblica che invece avrebbe questo scopo.
La famiglia Pellegrino, composta da due adulti, da circa un anno ha un reddito insufficiente per affrontare le spese di affitto; riesce a stento a provvedere al proprio sostentamento attraverso le piccole entrate da lavori saltuari. Nei mesi passati il signor Pellegrino ha avuto un gravissimo incidente per il quale è stato in coma per diverse settimane. Il trauma subito ha ridotto la sua capacità lavorativa anche per i lavori saltuari. Con questa situazione economica la famiglia non è stata in grado di sostenere le spese di affitto come invece ha fatto in passato e quindi il proprietario di casa ha richiesto e ottenuto dal Tribunale lo sfratto esecutivo.
Per le famiglie che si trovano in queste condizioni economiche e quindi subiscono lo sfratto esecutivo per morosità incolpevole la normativa regionale prevede che il Comune garantisca loro il diritto alla casa con l'assegnazione temporanea di un alloggio popolare .
Il Comune di Reggio Calabria ha oggi la possibilità di assegnare l'alloggio per questa famiglia perché ha degli alloggi confiscati disponibili.
Da considerare che per regolare meglio la gestione di questi casi di emergenza abitativa, già previsti dalla normativa regionale, il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha approvato il 25 gennaio 2018 un apposito regolamento.
Ma a pochi giorni dallo sfratto, mentre la famiglia sta per finire sulla strada il Comune non ha provveduto all'assegnazione dell'alloggio necessario e non ha mostrato alcun interesse per questa situazione.
Pertanto la rete di associazioni e movimenti, costituita dall'associazione Un Mondo di Mondi, CSOA Angelina Cartella, Società dei Territorialisti/e Onlus, Centro Sociale Nuvola Rossa, Comitato Solidarietà Migranti, Reggio Non Tace e Collettiva AutonoMia, chiede nuovamente al Comune che si provveda ad assegnare un alloggio a questa famiglia prima dell'esecuzione dello sfratto".